di Francesco Ninfole
La Consob avvia una seconda serie di modifiche regolamentari allo scopo di ridurre i costi di accesso alla borsa per le società. Dopo il primo sfoltimento normativo, concluso a gennaio, la commissione guidata da Giuseppe Vegas ha messo in consultazione fino al 23 aprile un nuovo documento di circa 40 pagine. Le ultime modifiche riguarderanno gli obblighi informativi, le offerte pubbliche, le liste dei soci e gli emittenti titoli diffusi. La Consob ha chiarito i tre obiettivi delle misure: «Eliminare le disposizioni non previste dalla normativa comunitaria e non giustificate da specificità del mercato italiano; razionalizzare gli adempimenti delle società quotate per ridurne gli oneri; mantenere un elevato livello di vigilanza sul mercato a tutela dei risparmiatori». Finora sono state queste le priorità della commissione durante la presidenza Vegas, che sin dall’inizio ha aperto tavoli con gli operatori per capire quali norme sono da sfrondare. Ma quali sono le novità più significative del testo messo in consultazione ieri? Anzitutto la riduzione degli obblighi informativi, come quelli in precedenza previsti sui rumor di mercato: per le società viene meno l’obbligo di commentare le indiscrezioni. La Consob potrà comunque chiedere la diffusione di un comunicato quando c’è il rischio di indurre il pubblico in errore. Meno vincoli informativi anche per i sistemi multilaterali di negoziazione (come l’Aim): per agevolare lo sviluppo di queste piattaforme, utilizzate soprattutto dalle pmi, non si applicheranno le norme sull’offerta al pubblico, a condizione che siano pubblicate «informazioni sufficienti affinché gli investitori possano pervenire a un giudizio sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria e sulle prospettive dell’emittente». I gestori delle piattaforme, vigilati dalla Consob, saranno considerati responsabili dell’informativa verso il pubblico. La commissione di controllo interverrà soltanto quando riterrà necessario. Infine, sempre in merito all’informativa, scompariranno gli obblighi di comunicazione al superamento delle soglie del 35, 40, 45 e 75%, non previste nelle direttive europee. E in occasione degli aumenti di capitale e delle offerte al pubblico gli investitori qualificati saranno esentati dalla comunicazione di acquisti temporanei (per un massimo di 18 mesi) di quote sotto il 5%. Oltre agli obblighi informativi, la Consob è intervenuta sulle offerte pubbliche. Per esempio nelle offerte di scambio spesso è previsto un taglio minimo, di solito di 50 mila euro: in futuro potrà essere riconosciuto agli investitori un corrispettivo in denaro per i tagli diversi da quelli minimi (le cosiddette «spezzature»). Inoltre è stata abbassata la soglia di esenzione del prospetto (da 250 a 100 mila euro) per le offerte pubbliche di sottoscrizione e vendita di fondi di investimento o sicav. È stato poi semplificato il contenuto della comunicazione iniziale nelle offerte pubbliche di acquisto e scambio.