di Carlo Giuro
Sono in arrivo i rendiconti per l’attività 2011. Entro il 31 marzo i fondi pensione aperti, negoziali e i pip devono inviare agli aderenti una puntuale informativa periodica. Un appuntamento che diventa anche l’occasione per fare un check-up alla propria posizione previdenziale verificando se in base al reddito, al bilancio familiare, degli obiettivi previdenziali, e a eventuali altre forme di investimento nel frattempo realizzate, non sia il caso di cambiare linea o di aumentare i versamenti. Il rendiconto di fine anno riporta il valore della posizione individuale maturata, il risultato netto di gestione e il Ter (Total expenses ratio, ovvero i costi totali) riguardanti la linea (o le linee) di investimento cui l’aderente partecipa. Importante esaminare la sezione 3 relativa alla posizione individuale maturata in cui si dà in primo luogo conto della composizione e del valore del capitale maturato alla fine dell’anno di riferimento, si opera il confronto con quanto risultante alla fine dell’anno precedente, e viene fornito il dettaglio delle operazioni effettuate nell’anno. Seguono le informazioni relative alla linea di investimento scelta: il rendimento conseguito, la spiegazione dell’andamento della gestione nell’anno, la serie dei rendimenti degli ultimi 3, 5 e 10 anni rapportati ai relativi benchmark. Nella parte seconda della comunicazione, dedicata alle informazioni generali, vanno riportate le variazioni che, nel periodo di riferimento, hanno interessato la forma pensionistica (laddove non abbiano già costituito oggetto di apposita comunicazione individuale), nonché quelle ulteriori informazioni che devono essere diffuse agli aderenti sulla base di specifiche indicazioni che la Covip ha fornito in corso d’anno. Insieme alla comunicazione periodica va trasmesso poi il progetto esemplificativo personalizzato che fornisce un aggiornamento in relazione a una serie di variabili come i dati relativi all’iscritto (età, sesso, a quanto ammonta la contribuzione, profilo di investimento scelto) e quelli relativi al fondo pensione (costi nella fase di accumulazione e della trasformazione in rendita). Il progetto esemplificativo considera poi una serie di ipotesi definite da Covip che stima la crescita della retribuzione dell’individuo all’1% al netto dell’inflazione, a sua volta indicata crescere del 2% all’anno. Per quest’anno, visto che la riforma previdenziale Monti-Fornero, è stata varata a fine 2011 ed è già in vigore, i progetti esemplificativi possono basarsi nelle loro simulazioni sulle età di pensionamento in vigore pre riforma. La Covip richiede invece di aggiornare subito i motori di calcolo dei siti web dei fondi, attraverso i quali gli interessati possano operare simulazioni personalizzate, anche modificando, entro determinate condizioni, le variabili utilizzate nella predisposizione delle stime fornite direttamente dai fondi agli iscritti. Nel frattempo sono in arrivo novità dall’Europa per l’informativa pre-contrattuale dei fondi a contribuzione definita, ovvero quelli nati dopo il 1993. La nuova direttiva Iorp che dovrebbe vedere la luce in primavera punta a introdurre anche per i comparti previdenziali un documento simile al Kiid dei fondi comuni previsto dalla direttiva Ucits IV per dare un’informazione sintetica ai sottoscrittori. (riproduzione riservata)