Dopo Palladio, FonSai e Unipol, in Consob oggi sarà la volta di Matteo Arpe. Il numero uno di Sator sarà sentito negli uffici della Commissione, questa volta però alla presenza anche dei tecnici dell’Isvap. L’audizione congiunta rappresenta tra l’altro una prima assoluta per le due authority, a dimostrazione dell’importanza della vicenda FonSai, oltre che della volontà dei vigilanti a procedere in tempi rapidi. Ciascuna autorità dovrebbe approfondire con Arpe gli aspetti di propria competenza, con la Commissione maggiormente interessata dunque all’aspetto che riguarda l’operazione sul mercato e la sua trasparenza. La vigilanza delle assicurazioni dovrebbe invece cercare di capire quali sono le intenzioni e i programmi a breve e a lungo termine di Sator e la natura del patto «di consultazione » con Palladio Finanziaria (la società di Arpe ha il 3% di FonSai, Palladio il 5%). Sulla base di queste valutazioni, tra l’altro, i due pattisti potranno poi valutare ulteriori mosse: per superare il 10% del capitale di una compagnia assicurativa è necessario infatti il via libera dell’Isvap, ma non è già scontato che l’autorità non consideri concertati i due investimenti. Proprio in Consob, tra l’altro, Unipol era passata al contrattacco dopo la manovra a sorpresa di Arpe e Palladio, presentando un esposto sull’andamento del titolo, oltre al determinante quesito sull’obbligo o meno di un’opa legato al riassetto. Il titolo FonSai ieri ha registrato intanto una battuta d’arresto segnando una flessione del 6,43%, con volumi in netto calo e a 7,7 milioni trattati. Tra il 2 e il 16 febbraio, per undici sedute consecutive, la media degli scambi è stata invece vorticosa e in media più del doppio dei volumi di ieri. La domanda che in molti si pongono, quindi, è se le mani forti presenti sul titolo abbiano raggiunto il proprio obiettivo.
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