Soltanto ieri mattina il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, dichiarava: «Finché non presentano il quesito, le chiacchiere stanno a zero». Il riferimento era alla richiesta di esenzione dal lancio dell’Opa su Fondiaria-Sai che Unipol doveva ancora presentare nell’ambito del progetto di integrazione del gruppo messo a punto con il beneplacito di Mediobanca. Ebbene il quesito, proprio ieri sera, è finito sul tavolo di Consob (lo ha annunciato in una nota Unipol), resta da capire fino a che punto è lecito chiacchierare di quello che ha tutta l’aria di essere un braccio di ferro per il controllo di Fonsai tra il gruppo assicurativo di Via Stalingrado e l’accoppiata Palladio-Sator. 
Meno di due settimane fa, la holding vicentina e il private equity fondato da Matteo Arpe hanno annunciato di avere l’8% circa di Fonsai. Non è ancora ben chiaro il loro disegno, ma potrebbe essere speculare rispetto a quello di Unipol. La settimana scorsa, anche alla luce dell’annuncio del patto di consultazione tra Palladio e Sator, la Consob ha chiamato a rapporto i protagonisti dell’intricata vicenda. Inoltre sono stati ascoltati i manager di Palladio, il dg di Fonsai, Piergiorgio Peluso, mentre ieri sarebbe stata la volta dell’ad di Unipol, Carlo Cimbri. Arpe, dal canto suo, sarà sentito in questo giorni (non sembra oggi). Anche alla luce della presentazione del quesito a Consob, fonti vicine a Unipol spiegano che l’idea è quella di procedere spediti con l’operazione. Tuttavia, non sarebbe ancora stata decisa la data per l’assemblea (già slittata) di Finsoe, che riunisce le Coop principali azioniste della società di Bologna, chiamate a varare una ricapitalizzazione a sua volta necessaria a quella fino a 1,1 miliardi della stessa Unipol. 
Ieri, intanto, in Borsa, è proseguita la volata di Milano Assicurazioni, che ha guadagnato il 24,33% con volumi elevati (3,21% del capitale). In un report di ieri, gli analisti di Akros ribadivano la posizione di settimana scorsa (si veda F&M del 17 febbraio) secondo cui il blitz di Palladio e Sator farebbe aumentare le chance di uno «spezzatino», con possibile cessione della Milano da parte di Fonsai a 0,6 euro per azione.