Gli accordi strategici sono stati firmati, i cda e le assemblee li hanno approvati tra sabato e domenica e ieri è arrivato anche il pieno appoggio all’operazione Unipol-Premafin-FonSai anche da parte di Finsoe, la finanziaria delle cooperative, che controlla Unipol. Ora ci vorranno settimane per realizzare la complessa architettura, che permetterà a Unipol il controllo di Premafin, FonSai e Milano assicurazioni.
Il mercato però ha già bocciato l’operazione, almeno sulla sponda dei Ligresti, a causa dell’opa mancata su Premafin: FonSai ha lasciato sul terreno l’8,23% a 0,63 euro, Premafin ha perso il 22% a 0,24 euro, Milano assicurazioni ha ceduto il 6,7% a 0,23 euro. In rosso anche Unipol, -3,3%.
E un’altra grana si abbatte sull’accordo: quella dei «consigli», che il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, avrebbe fornito alle parti, in vista dell’accordo. La grana è esplosa dopo che il membro della Consob, Michele Pezzinga, ha denunciato un’attività istruttoria svolta «irritualmente» da Vegas, «volta a una riformulazione dell’operazione con l’obiettivo di ottenere un giudizio positivo da parte del collegio», ha ricordato. «Il governo deve riferire al parlamento sull’andamento della vicenda Unipol-FonSai, ma, soprattutto, confermare che l’ipotesi avanzata dal consigliere Pezzinga non corrisponde al vero. Per il buon andamento dei mercati è assolutamente indispensabile che la Consob operi nell’ambito delle procedure che sono proprie di un organo rigorosamente collegiale», ha sottolineato il vicepresidente dei senatori del Pd, Luigi Zanda. «L’ordinamento della Consob non prevede iniziative istruttorie personali del presidente. Se ciò fosse avvenuto, è necessario che venga ripristinata una piena trasparenza», ha concluso.
Intanto, vanno avanti le operazioni per concretizzare la fusione tra i due gruppi. Unipol sottoscriverà l’aumento di capitale di Premafin riservato per 400 mln euro. Doterà Premafin delle risorse finanziarie necessarie per consentirle di partecipare all’aumento di capitale di FonSai. A sua volta, Unipol varerà un proprio aumento di capitale fino a 1,1 miliardi.
L’aumento di capitale Premafin, la cui esecuzione comporterà l’acquisizione del controllo della stessa Premafin da parte di Ugf con conseguente diluizione degli attuali soci di riferimento, costituirà, unitamente alla fusione, elemento essenziale di un piano di risanamento che Premafin predisporrà anche per risanare la sua esposizione debitoria. Il nuovo schema non prevede quindi che Unipol acquisti dalla famiglia Ligresti la maggioranza di Premafin con successiva opa totalitaria. Il che significa che la famiglia Ligresti resterà nell’azionariato (una prima bozza ne prevedeva la completa uscita), anche se con una quota diluita, probabilmente al 10%.
Nei prossimi giorni Unipol avvierà con Premafin, FonSai, Milano ass. un tavolo tecnico per definire i dettagli del progetto. In marzo si terranno sia i cda di Premafin, FonSai, Milano ass. e Unipol per l’approvazione della fusione, sia le assemblee straordinarie di Ugf e FonSai. Entro i primi di maggio si terrà poi l’assemblea straordinaria di Premafin per approvare l’aumento di capitale, mentre gli aumenti in Ugf e FonSai avverranno entro maggio, con l’obiettivo di completare il progetto di integrazione entro fine 2012.