È la scatola magica grazie alla quale ottenere maxi sconti sulle tariffe da pagare. Una delle soluzioni pensate dal governo per far calare i prezzi delle polizze Rc Auto in Italia, tra i più alti d’Europa. Le nuove norma contenute nel decreto liberalizzazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale, mercoledì 25, sembrano la panacea di tutti i mali: se i clienti si faranno montare sull’automobile la scatola nera, ovvero un meccanismo satellitari di controllo dell’autovettura, non solo non dovranno pagare nulla per l’installazione, ma avranno diritto, per legge, a ricevere uno sconto sulla polizza Rc Auto. Tutto semplice, almeno sulla carta, ma nella pratica i benefici sono tutti da verificare. Sono anni che le principali assicurazioni che operano in Italia consentono ai propri clienti di stipulare polizze che prevedono anche l’installazione di scatole nere, concedendo sconti in particolare per la copertura Incendio e Furto, grazie ovviamente alla presenza dell’antifurto satellitare. La prima a proporre prodotti di questo genere in Italia è la stata la bolognese Unipol che nel 2003 è partita con una fase sperimentale, seguita da un lancio su scala nazionale nel 2005, e grazie al suo tempismo è riuscita a raggiungere una diffusione di scatole nere tra i suoi clienti più elevata di altre compagnie, con 650mila pezzi installati che corrisponde a circa il 15% dei suoi clienti Rc Auto. Ma se si guarda al mercato nel suo complesso si stima che oggi i sistemi di controllo satellitari legati a polizza assicurative coinvolgono circa un milione di autovetture in Italia, pari a meno del 3% del totale delle auto circolanti. Un fenomeno residuale quindi, che tra l’altro finora ha avuto un effetto marginale sul calo delle tariffe Rc Auto. I benefici, come detto, hanno riguardato soprattutto i premi pagati per assicurare l’automobile contro il furto, e i prezzi sono scesi in alcuni casi oltre il 50%. E c’è da aggiungere che questi sistemi sono stati utilissimi per salvare vite umane, considerando che sono spesso legati a servizi di assistenza che inviano in automatico soccorsi immediati in caso di incidenti. Ma sul fronte degli sconti per l’Rc Auto non per tutti ci sono grandi vantaggi, e la legge appena entrata in vigore non sembra risolvere i problemi. Anzi, presenta più di qualche rischio. Il fatto è che gli incentivi più interessanti sono stati riconosciuti finora a chi utilizza poco l’auto: esistono infatti polizze che prevedono riduzioni dei premi per chi fa pochi chilometri, e l’effettivo consumo viene appunto verificato grazie alla scatola nera. Mentre i vantaggi si riducono per un automobilista assiduo, anche se si tratta di un ottimo guidatore che non provoca incidenti. Perché finora le scatole nere sono state poco utilizzate per combattere le frodi, il malcostume tanto diffuso in Italia che è alla base delle salatissime tariffe. Per utilizzare i dati in caso di incidente, e scovare eventuali frodi, serve infatti l’autorizzazione del cliente per non incorrere in violazione della privacy. Ovviamente ben disposto a concerderla nel caso in cui non abbia provocato il danno, ma meno pronto in caso di colpa e ovviamente ancora meno di frode. L’ultimo prodotto lanciato da Genertel, del gruppo Generali, Quality driver, risolve in parte il problema della privacy, premiando i clienti più virtuosi alla guida. La scatola nera installata consente infatti di rilevare la velocità di guida del cliente, la pericolosità delle strade percorse oltre che eventuali frenate brusche. In questo modo l’assicurato riceve un punteggio (che può consultare online), in base al quale ottiene lo sconto sull’Rc Auto, che può arrivare fino al 25% del premio. «In soli nove mesi abbiamo installato oltre 10mila quality driver box», commenta l’ad di Genertel, Davide Passero. Ma in caso di incidente anche i dati di Genertel non possono comunque essere utilizzati senza autorizzazione. C’è poi un altro problema che la nuova legge, invece che risolvere, rischia di accentuare: oggi il costo dell’apparecchio e la relativa installazione è di circa 300 euro. La legge dice che il cliente non dovrà più pagare nulla, ma in questo modo lo sconto sull’Rc Auto rischia di assottigliarsi invece di crescere. E poi non si è tenuto conto di un altro fondamentale elemento: i costi per disinstallare la macchinetta. La nuova legge non ne parla affatto ma si tratta di una spesa che può superare i 100 euro e che le compagnie chiedono quando si disdice la polizza per scegliere un concorrente. Così le scatole nere invece che di un meccanismo per aumentare la concorrenza e liberalizzare il mercato rischiano di rivelarsi un freno a cambiare assicuratore. La vera novità potrebbe però arrivare dall’Europa: «Dal 2015 è previsto l’obbligo per tutte le auto fabbricate in Ue di avere di serie la scatola nera con chiamata d’emergenza», dice George Sartorel, ad di Allianz Italia che oggi conta 40mila box installati tra i suoi clienti. In un modo o nell’altro, insomma, la scatola magica è destinata a diffondersi. (riproduzione riservata) Anna Messia