di Anna Messia
Nuovo rinvio per l’alleanza sul bancassurance tra Generali e Vtb in Russia, al punto che ormai si può parlare di stasi. I mercati europei sono ancora agitati e la situazione congiunturale continua a essere incerta. Così non resta che prolungare le trattative, ha fatto sapere ieri mattina un portavoce della banca russa. E a breve giro di posta anche il direttore finanziario di Generali, Raffaele Agrusti, ha confermato che il negoziato con la banca russa Vtb è stato congelato. Alla compagnia di Trieste non resta quindi che mettere da parte, almeno per ora, gli ambiziosi progetti di crescita nel mercato russo, che più volte Generali ha indicato come una piazza interessante per l’assicurazione triestina. L’alleanza con Vtb, di cui Generali dallo scorso anno è azionista di minoranza con una quota dell’1% (pagata 300 milioni di dollari), si sarebbe dovuta realizzare per il tramite di Generali Ppf holding, la partnership creata con il finanziere ceco Petr Kellner per gestire le attività assicurative nell’Europa centro orientale. In un primo momento sembrava che l’accordo quadro con Vtb potesse essere firmato già entro la scorsa estate. Ma la crisi dei mercati, partita proprio ad agosto, aveva fatto slittare l’intesa e il dossier era stato rinviato alla fine di settembre, quando il comitato esecutivo delle Generali aveva approvato il business plan della joint venture, di cui il Leone avrebbe dovuto detenere la quota di maggioranza. Un passaggio che si presumeva desse via libera alla fase conclusiva della trattativa, prevista per la fine dell’anno scorso. Peccato però che da allora la situazione si sia fatta via via più complicata, tanto che trovare un accordo è stato di fatto impossibile. Così si è arrivati al congelamento dei colloqui. I due gruppi, assicurano però di essere ancora in «stretta collaborazione» e non escludono di riaprire la trattativa appena possibile. «Presumiamo di continuare il dialogo più avanti», hanno dichiarato dal quartier generale della banca di Mosca. (riproduzione riservata)