Durerà fino a primavera inoltrata la contesa per il controllo di Impregilo, il più importante general contractor italiano e tra i maggiori a livello internazionale. Si tratta di uno degli effetti collaterali dell’uscita di scena dei Ligresti dal palcoscenico industriale. L’epilogo avverrà nell’assemblea di bilancio di fine aprile, nella quale gli azionisti si conteranno. Al momento i due soci rimasti alla guida, Argofin (Gavio) e Atlantia (Benetton), sembrano aver trovato l’intesa dopo l’uscita di Ligresti dalla holding di controllo Igli. Ma l’outsider – e finora azionista e concorrente – Salini sta accumulando quote azionarie: possessore del 15%, secondo voci di Borsa sarebbe già arrivato al 20% e potrebbe sferrare un colpo a sorpresa proprio in vista dell’assemblea.
Domani, al Cda di Atlantia, potrebbe emergere un’indicazione sulle intenzioni del gruppo Benetton, anche se lo stesso Gilberto ha precisato che il termine ultimo per decidere se esercitare o meno la prelazione sulla metà della quota degli uscenti Ligresti (avevano il 33%, nell’assetto paritario fra i tre soci Igli) è il prossimo 2 marzo, cioè due mesi dopo l’uscita ufficiale delle due controllate di Fonsai, che hanno incassato 3,65 euro per azione. Se la famiglia Benetton non dovesse esercitare il diritto di prelazione, Gavio (già al 33%) salirebbe al 66% di Igli, che detiene il 30% di Impregilo. In caso contrario i due soci restanti manterrebbero l’equilibrio paritetico nella finanziaria di controllo di Impregilo.
Intanto Salini non fa mistero di preparare un piano, col l’obiettivo di «un’aggregazione per la creazione di un grande gruppo europeo», interamente italiano. Atlantia e Salini, peraltro, potrebbero essere interessati a un’alleanza, perché hanno interessi complementari su Impregilo: la prima, più che alla costruzione, punta al business successivo, la gestione autostradale (come in Brasile, con Ecorodovias); la seconda è interessata proprio alle costruzioni e alle infrastrutture, ed è storicamente ben posizionata in Africa.
Intanto per Impregilo produce frutti la partecipazione del 29,24% nella brasiliana Ecorodovias Infrastrutture, quotata a San Paolo dal 2010 e che oggi capitalizza più dell’intera Impregilo. L’agenzia Radiocor informa che si è appena aggiudicata una gara per la gestione e il miglioramento di un tratto autostradale importante, tra gli stati di Rio de Janeiro ed Espirito Santo.