Crédit Agricole ha annunciato ieri il taglio di 2.350 posti di lavoro, di cui 850 in Francia, nei settori della banca di finanziamento e investimento e nel credito al consumo. L’investment bank Cacib (Crédit Agricole Corporate and Investment Bank) ridurrà 1.750 posti di lavoro a livello globale, inclusi 550 in Francia. Nel ramo consumer credit sarà Cacf a ridurre l’organico di 600 posti, di cui metà in Francia e l’altra metà nel resto del mondo. Il management della banca ha incontrato ieri i sindacati per illustrare le misure che verranno adottate. Il gruppo ha anche dichiarato di puntare a un Common Equity Tier 1 del 10% (in base ai criteri di Basilea 3) per fine 2013. Nel 2011 però la banca registrerà un «risultato consolidato negativo a causa dell’impatto delle svalutazioni e di condizioni peggiorate nel quarto trimestre», anche se il risultato complessivo del gruppo, che comprende Crédit Agricole SA e le Casse regionali, «sarà positivo». In ogni caso le svalutazioni legate alle riorganizzazioni avranno un impatto sul risultato netto di Credit Agricole nell’ordine di 1,2 miliardi. A causa di questa perdita il cda proporrà quindi all’assemblea di non distribuire il dividendo. (riproduzione riservata)