Il 2011 ha confermato, in sede di manovra finanziaria, l’introduzione di nuove misure di contenimento della spesa socio-sanitaria, comportanti una riduzione significativa dei livelli di finanziamento previsti per il Servizio sanitario nazionale, per circa 25 miliardi fino al 2016. Sentiamo il parere del presidente Assidai, il fondo sanitario integrativo dedicato ai dirigenti ai quadri e alle alte professionalità, Lorena Capoccia.
Domanda. In un contesto simile come deve attrezzarsi un fondo sanitario integrativo come Assidai?
R. In questa situazione, Assidai è chiamato ad avere un ruolo strategico non più solo integrativo, ma, in misura sempre maggiore, sostitutivo del welfare sanitario pubblico, garantendo ai propri iscritti, in particolare ai manager, dirigenti, quadri e professionisti in pensione, l’accesso tempestivo a prestazioni di qualità che il servizio pubblico progressivamente non sarà più in grado di fornire, se non a pagamento. Questa situazione ci ha imposto nell’ultimo biennio una strategia di cambiamenti radicali, destinati, nel tempo, a garantire solidità, affidabilità e sviluppo al Fondo. Proprio per tale motivo, abbiamo dedicato il 2011 alla riorganizzazione dei nostri processi e della nostra struttura, al fine di garantire ai nostri iscritti servizi sempre più all’altezza delle loro aspettative, introducendo importanti innovazioni.
D. A quali innovazioni fa riferimento?
R. L’organizzazione di Assidai è stata totalmente riprogettata con l’obiettivo di focalizzare l’impegno sui bisogni dei nostri iscritti: 44 mila famiglie e oltre 100 mila tra uomini e donne di ogni età. Parallelamente abbiamo implementato un nuovo sistema gestionale che ci consente di monitorare sia i nostri parametri di efficienza che quelli de nostri fornitori, con l’obiettivo di intervenire più tempestivamente in caso di anomalie; gli iscritti, inoltre, possono verificare on-line le pratiche di rimborso, con un vero proprio tracking sullo stato di avanzamento della sua posizione. Questo sistema ha permesso di portare i tempi medi di rimborso sotto i 45 giorni, a fronte di un tempo massimo previsto dallo statuto di 60 giorni. E per mantenere questi standard, offrendo la massima trasparenza agli Iscritti del nostro modo di operare, Assidai ha conseguito la certificazione di qualità secondo la norma Uni En Iso 9001:2008. Non esistono oggi in Italia Fondi con le medesime caratteristiche di Assidai in possesso di questa certificazione.
D. E a livello di piani sanitari nello scenario italiano c’è ancora spazio per innovare?
R. Indubbiamente si, anche perché si manifestano nuovi bisogni e nuove malattie che necessitano di una risposta socio-sanitaria precisa ed efficiente. Assidai ha introdotto per la prima volta lo scorso anno prestazioni a sostegno della non autosufficienza, che prevedono, a seconda dell’età dell’iscritto, una rendita mensile di 1,000 , o il rimborso di prestazioni di assistenza infermieristica domiciliare. Accanto a queste misure, che intervengono quando la persona è in una situazione di difficoltà, ne abbiamo introdotto altre legate alla prevenzione, al fine di aiutare i dirigenti a garantirsi la prospettiva di una migliore qualità di vita nel lungo periodo; tra queste quelle relative alle disfunzioni metaboliche legate al problema dell’obesità. C’è ancora molto da fare a livello di sistema paese, stiamo lavorando alla ricerca di soluzioni innovative e migliorative dei prodotti e dei servizi offerti, attraverso lo sviluppo di networking a livello di filiera che coinvolgono centri specializzati, istituti di ricerca, provider di soluzioni biomediche e associazioni di medici.
D. Tornando ai bisogni dei manager e dei professionisti. Su cosa vi state concentrando?
R. Assidai ha allo studio un progetto che garantisca ai propri iscritti l’accesso a servizi certificati e qualificati di tipo socio-educativi per i loro figli (servizio tate) e socio-sanitario (assistenti familiari) per i loro parenti anziani. Con una forte sensibilizzazione alle problematiche di conciliazione della vita lavorativa e familiare delle donne, abbiamo avviato una collaborazione con Sda Bocconi per individuare delle soluzioni studiate ad hoc per le nostre iscritte. Stiamo inoltre valutando delle soluzioni per permettere agli iscritti momentaneamente inoccupati di accedere ai nostri servizi a costi limitati: in un momento di contingenza attuale, vogliamo dare un segnale forte a chi nel tempo si è affidato al nostro Fondo, che ha anche recentemente rinnovato la sua iscrizione all’Anagrafe dei fondi sanitari.