di Andrea Di Biase
Avrebbe dovuto tenersi nel tardo pomeriggio di ieri il cda di Fondiaria-Sai, chiamato ad analizzare le eventuali misure di rafforzamento patrimoniale da assumere nel caso in cui l’Isvap dovesse ritenere non percorribile ai fini del miglioramento del Solvency ratio la cessione del 40% della newco al Credit Suisse. E invece i consiglieri della compagnia, che nella serata di lunedì erano stati preallertati dal segretario del cda, Fausto Rapisarda, senza tuttavia avere avuto dettagli sull’ordine del giorno, sono stati avvisati in extremis che la riunione sarebbe slittata a lunedì12 dicembre, solo otto giorni prima del consiglio ordinario già fissato per martedì 20. Quale sia stata la vera ragione della repentina marcia indietro per ora non è dato saperlo, ma è molto probabile che, nonostante lo scetticismo degli analisti sugli effetti della partnership con il Credit Suisse nella newco, vista più come una soluzione tampone che una misura in grado di risolvere i problemi di patrimonio della compagnia, i vertici diFonSai abbiano deciso comunque di aspettare di sentire il parere dell’Isvap sulla percorribilità o meno dell’operazione. Oggi, infatti, l’ad di Fondiaria-Sai, Emanuele Erbetta, incontrerà i vertici dell’autorità di vigilanza sulle assicurazioni per esporre nel dettaglio il progetto della newco. L’operazione prevede il conferimento a una società di nuova costituzione delle principali partecipazioni quotate detenute da FonSai(Mediobanca, Generali, Unicredit, Gemina e Pirelli) e la contestuale cessione di una quota del 40% al Credit Suisse. Un pacchetto che l’istituto elvetico, guidato in Italia da Federico Imbert, dovrebbe acquistare per circa 250 milioni. Nelle casse di FonSaientrerebbero così risorse fresche in grado di impattare positivamente sul Solvency ratio (a fine novembre pari al 111%) per circa 12-14 punti base. Ma anche se il Credit Suisse non ha alcuna intenzione ad avere voce in capitolo nella gestione delle partecipazioni della newco, sembra che l’Isvap voglia vederci chiaro sulle eventuali garanzie che FonSai potrebbe offrire al partner. Garanzie che potrebbero annullare l’effetto positivo sul patrimonio. Anche per questo motivo l’ipotesi di un nuovo aumento di capitale continua a essere una soluzione considerata dal mercato. (riproduzione riservata)