Unicredit, gli ordini sono stati cinque volte la media dall’inizio dell’anno. Di poco inferiore a 2,6 miliardi di euro il controvalore totale. Taglia media degli importi in calo da 39 a 32 mila euro. Oggi l’asta di titoli a 3 anni
I risparmiatori ieri hanno risposto in massa all’opportunità offerta dalle banche per comprare titoli di Stato italiano senza pagare commissioni. Se infatti i numeri ufficiali di adesione dei privati al Btp-Day saranno diffusi dall’Abi solo nei prossimi giorni,Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno già reso noto che gli ordini di acquisto raccolti ieri dalle rispettive filiali su Bot e Btp sono stati molto superiori alla media. Unicredit ha precisato in una nota che, «in base ai dati preliminari, i volumi di ordini per titoli di Stato sul secondario sono stati il doppio della media delle ultime settimane e cinque volte la media di inizio anno.
I tagli sono stati medi e medio piccoli, attribuibili a famiglie e privati». Dello stesso tenore la comunicazione di Intesa Sanpaolo, che ha indicato «volumi almeno doppi rispetto alla media e ordini di taglio più piccolo».
Ma ancora più eloquenti sono gli scambi sui mercati dedicati ai retail.
Sul Mot di Borsa italiana si è toccato il record storico di scambi in una singola seduta, con 86.681 contratti e un controvalore superiore a 2,7 miliardi di euro. Di questi, 80.962 contratti e 2,59 miliardi di euro sono stati scambiati sui titoli di Stato italiani. La dimensione media dei contratti eseguiti su questi ultimi è stata di soli 32 mila euro, nettamente inferiori alla media giornaliera di novembre di 39.500 euro, evidenziando la grande partecipazione dei privati al Btp-Day. Un dato confermato dal fatto che «il 92% degli ordini di acquisto sono stati fatti in conto terzi, a indicare che a comprare sono stati soprattutto i privati», ha commentato a MF-Milano Finanza Pietro Poletto, responsabile mercati obbligazionario e Etf di Borsa Italiana, che, ai microfoni di Class Cnbc (la tv del gruppo Class Editori che controlla questo giornale), ha commentato: «L’iniziativa è un segnale che arriva in un momento molto delicato per l’Italia e vuole recuperare un filo diretto con gli investitori». Ma Poletto ha anche ricordato che «il problema è dell’Europa e riguarda la credibilità. C’è stata scarsa fiducia nei Paesi periferici e nessuno è immune dalla crisi».
Nuovo record di scambi sui titoli di Stato ieri anche sull’EuroTlx. Su 56.603 contratti scambiati per 1.2 miliardi di euro, infatti, ben 41.120 si riferivano a titoli di Stato, per 973 milioni, spalmati sui 114 titoli governativi italiani negoziabili, per i quali non si pagava commissione. Il record precedente era del 14 novembre 2011 per numero di contratti (26.090) e dell’8 ottobre 2008 per il turnover (722 milioni).
Boom di contrattazioni anche sul mercato gestito da Hi Mtf sim, controllata dall’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, Iccrea Banca, Banca Aletti e Banca Sella. «A fine giornata abbiamo registrato scambi su titoli di Stato per 13.506 contratti, 13 volte la media giornaliera dell’ultimo anno, mentre il controvalore è stato sette volte la media giornaliera», ha commentato l’ad di Hi Mtf sim, Giovanni Battista Roversi. Ieri sul mercato è stata una giornata interlocutoria, con lo spread tra Btp e Bund decennali in mattinata calato sotto i 480 punti base, per poi tornare ad allargarsi sino a poco sopra i 500 pb, in attesa di annunci su una soluzione alla crisi del debito europeo prima del vertice della settimana prossima, E anche in attesa delle aste di oggi, che prevedono il lancio del nuovo Btp triennale a novembre 2014 con cedola 6%, per una cifra tra 2,5 e 3,5 miliardi di euro. Le aste di oggi seguono quella di ieri del Btp indicizzato all’inflazione a scadenza 2023 e cedola 2,6%, collocato per 567 milioni, nella parte bassa del range d’offerta di 500-750 milioni di euro, collocato a un prezzo di 64,98 e con un rendimento del 7,30% (senza contare l’inflazione), a fronte di un rapporto domanda-offerta di 2,16 volte. (riproduzione riservata)