Standard and Poor’s non crede troppo nel piano di risanamento avviato dalla Fondiaria Sai. O quanto meno decide di mettere le mani avanti, in attesa di segnali più concreti che possano portare a una svolta per la profittabilità e la solvibilità della compagnia assicurativa guidata da Emanuele Erbetta.
Ieri l’agenzia ha tagliato i rating sul credito a lungo termine e sulla solidità finanziaria di Fondiaria Sai e della controllataMilano Assicurazioni. Il giudizio è ora BB+, cioè il primo livello non investment rispetto al precedente BBB-. Insomma per Standard&Poor’s la compagnia è al primo livello di un titolo «spazzatura» (junk), come del resto anche l’altra controllata, la Siat, che ha ricevuto lo stesso voto. Le valutazioni sono inoltre in sotto osservazione (creditwatch) con implicazioni negative e la società di rating ha già avvertito che la valutazione potrebbe essere ridotta da uno fino a tre livelli.
La decisione, hanno spiegato gli analisti della società di rating, fa seguito alle perdite accusate dal gruppoFondiaria Sai nei nove mesi del 2011, che sono ammontate a 178,6 milioni anche a causa dell’incremento delle riserve nel ramo Danni e delle svalutazioni su titoli e obbligazioni (pari a 218 milioni). Il taglio del rating inoltre riflette le aspettative dell’agenzia, secondo cui la compagnia probabilmente registrerà perdite nel quarto trimestre superiori alle attuali stime, con il conseguente peggioramento della patrimonializzazione e del margine di solvibilità. Nel mirino degli analisti c’è anche la holding Premafin. In particolare, le necessita di capitale e di liquidità della controllante (che vive essenzialmente dei dividendi FonSai), secondo gli analisti, limitano le valutazioni sulla flessibilità finanziaria della compagnia. E, secondo S&P, considerando che FonSai ha appena chiuso un’operazione di aumento di capitale da 800 milioni, difficilmente riuscirà a raccogliere nuova liquidità.
Gli analisti continueranno quindi a monitorare attentamente le mosse del management. Il prossimo appuntamento importante è a fine mese, quando il cda della compagnia dovrà decidere le strategie da adottare per rafforzare il margine di solvibilità, che a settembre era sceso al 111%, inferiore rispetto al 115% stimato dal mercato. Gli analisti hanno già fatto sapere di aver fissato un incontro con FonSainelle prossime settimane per valutare la probabilità di una ripresa della capitalizzazione e della solvibilità del gruppo. (riproduzione riservata)