Pagina a cura di Sibilla Di Palma  

La crisi sta spingendo un numero crescente di banche a proporre polizze di protezione dei mutui che intervengono in alcune particolari circostanze, come la morte o la perdita del posto di lavoro. Garanzie aggiuntive per il mutuatario, spesso però a caro prezzo. Ecco cosa sapere e come muoversi per non farsi ingannare.

 

Il mercato delle polizze.

Il mercato delle polizze sui mutui è cresciuto moltissimo negli ultimi tre anni, raggiungendo un valore di 2,5 miliardi di euro di premi l’anno. Esistono due tipi di coperture: una che assicura la casa in caso di scoppio e incendio; l’altra, detta Cpi (Credit protection insurance), che copre l’immobile in caso di incapacità di rimborso legata alla perdita del posto di lavoro o allo stato di salute (malattia, invalidità, morte). La prima, considerando l’ipoteca che viene iscritta dalla banca sull’immobile, è obbligatoria; la seconda è, invece, facoltativa. Proprio quest’ultimo tipo di polizza è al centro della battaglia dell’Isvap (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni private) per ridurre i costi a carico dei consumatori. Secondo l’ente, infatti, il guadagno delle banche sarebbe troppo elevato – con un ricarico sui costi del 44%, il doppio rispetto agli agenti assicurativi – così come la percentuale della rata del mutuo su cui viene calcolato il premio della polizza.

 

Non c’è nulla di obbligatorio. Nel momento in cui ci si appresta a richiedere un mutuo, è bene tenere a mente alcune regole. In primo luogo, la sottoscrizione della polizza Cpi non è obbligatoria, come sottolineato più volte dall’Isvap, ma se la banca la reputa condizione necessaria per erogare il prestito, allora il costo di queste polizze deve rientrare obbligatoriamente nel Taeg (Tasso annuo effettivo globale, comprensivo degli interessi e di tutti gli oneri accessori agganciati al mutuo). Se si decide di puntare sulla polizza, occorre poi ricordare che la sottoscrizione non è obbligatoria con la stessa banca che eroga il mutuo. Bisogna, inoltre, fare molta attenzione al capitolo costi, analizzando nel dettaglio anche le tipologie di rischio contemplate e le modalità di rimborso del premio in caso di necessità. Se, infine, si decide di chiudere il mutuo per accenderne uno a condizioni migliori presso un’altra banca (una facoltà prevista dalle regole di portabilità dei mutui), è possibile chiedere il rimborso della quota di premio non goduta oppure cambiare il beneficiario delle polizze.

 

Come risparmiare. «Per risparmiare l’utente può rivolgersi a compagnie assicurative esterne», afferma Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it, «anche se sono in pochi a farlo». Infatti il 79% dei contratti sottoscritti è in genere siglato con una società collegata all’ente erogatore del prestito e spesso queste polizze hanno dei prezzi alti che influiscono sul costo complessivo del mutuo. Inoltre, l’aliquota media provvigionale è piuttosto alta (intorno al 50%), con picchi fino all’83%. Un business che avvantaggia i soggetti erogatori di credito. «Oltre al premio», prosegue Anedda, «incide anche la commissione da pagare alla banca». Per fare un esempio, su un mutuo di 300 mila euro, l’Isvap rileva che le banche chiedono polizze con un premio lordo di 14 mila euro, di cui 10 mila di commissioni. Invece, se si stipula una polizza con un altro istituto erogatore che non sia la banca stessa l’importo si abbassa: ad esempio si può pagare un premio di 3.800 euro e le commissioni arrivano a circa 250 euro. Anedda, inoltre, consiglia di «verificare sempre la forma di pagamento del premio, visto che alcune banche chiedono il pagamento anticipato della polizza, altre invece chiedono un pagamento a rate, e, infine, cosa succede se si chiude il mutuo anticipatamente o se lo si trasferisce con la surroga». Una possibilità di risparmio viene anche dalla copertura visto che si può scegliere se assicurare l’intera durata del mutuo o anche solo un periodo. Questa seconda ipotesi abbatte di molto il costo dell’assicurazione.

 

Le offerte delle banche. Per prendere la decisione più conveniente è anche possibile fare un confronto tra le varie offerte proposte dalle banche. Ad esempio, Barclays promuove la polizza Barclays Futuro Sicuro, un pacchetto multigaranzia a premio unico anticipato che propone cinque coperture: decesso, invalidità totale e permanente da infortunio, inabilità totale temporanea, perdita di impiego e ricovero ospedaliero. La particolarità è la scelta della banca inglese di inserire la quota di questa polizza all’interno della percentuale di spread. Intesa Sanpaolo propone, invece, la polizza Proteggi Mutuo, un pacchetto assicurativo disponibile in due versioni: Vita e Multirischio.

La prima interviene in caso di morte da infortunio o malattia dell’assicurato; mentre la seconda è valida, oltre che nei casi previsti dalla versione Vita, anche in quelli di invalidità totale permanente per infortunio o malattia, inabilità totale temporanea, disoccupazione e ricovero ospedaliero. La formula prevede un premio unico anticipato da corrispondere in un’unica soluzione alla data di decorrenza del contratto. Infine, Mps offre Mutuo Sicuro Plus che copre i casi di invalidità totale e permanente a seguito di infortunio o malattia; ricovero ospedaliero a seguito di malattie gravi; inabilità temporanea e totale al lavoro e perdita d’impiego. Il costo del prodotto è un premio annuo variabile in funzione del capitale residuo, età e sesso dell’assicurato.

 

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