Dall’incasso dell’asta frequenze 200 mln anche alla sicurezza. Le misure introdotte con il decreto valgono in tutto 5,6 miliardi
Non ci sono solo i tagli ai buoni pasto per gli statali ad essere usciti a sorpresa dal testo della legge di Stabilità. Anche un altro comma ad alto rischio politico, quello sull’abolizione delle pensioni privilegiate di servizio è sparito dal testo definitivo. I dipendenti pubblici, insomma, possono tirare un sospiro di sollievo, vista la marcia indietro effettuata dal governo.
Nel vecchio testo, infatti, erano stati cancellati con un tratto di penna il rimborso delle spese di degenza, l’equo indennizzo e la pensione privilegiata, ossia i tre istituti che tutelano, a seconda della gravità, i dipendenti pubblici dagli eventuali infortuni e dalle malattie professionali per cause di servizio.
Un’abrogazione che certo non poteva essere compensata dalla previsione di un’assicurazione obbligatoria. A essere esentati, nella vecchia formulazione, sarebbero stati i soli dipendenti del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Insomma, poliziotti, soldati, pompieri, autisti d’ambulanza e simili. Non finisce qui. Dopo gli incidenti di Roma durante la manifestazione degli indignados, il governo ha deciso di recuperare risorse per il comparto sicurezza. Gli 800 milioni di euro di extragettito dell’asta delle frequenze che dovevano servire ad incentivare la banda larga, andranno a ridurre i tagli ai ministeri, in particolar modo quello dell’interno e quello della Difesa. Al dicastero guidato da Ignazio La Russa andranno 200 milioni per il potenziamento e il finanziamento di oneri indifferibili. A quello guidato da Roberto Maroni, invece, saranno assegnati 220 milioni per il potenziamento e il finanziamento di oneri indifferibili della polizia di stato, dell’Arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Altri 30 milioni andranno alla Guardia di finanza, mentre 100 milioni al ministero dell’Istruzione per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Dal tesoretto delle frequenze, poi, arriveranno anche 100 milioni al ministero dell’Ambiente per interventi in materia di difesa del suolo e altri interventi urgenti. Cifra analoga anche per il ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento del fondo di garanzia per le pmi. Tra le novità dell’ultima ora anche un nuovo canale di finanziamento per il ministero dell’Economia. A partire dal 2012, spiega il ddl stabilità, una quota non inferiore al 10% delle risorse derivanti dalle attività di contrasto all’evasione fiscale andrà al potenziamento e alla copertura di oneri indifferibili dell’Amministrazione economico-finanziaria. Nel testo entra anche la proroga degli sgravi ai salari di produttività, ma con una spesa massima di poco più di 800 milioni. Secondo le tabelle di copertura, infine, il valore complessivo del decreto è di 5,6 miliardi di euro. (riproduzione riservata)