di Francesca Vercesi
Dal 1° luglio arriveranno sul mercato tre fondi di Allianz Gi Investments Europe rivisitati secondo la nuova strategia in materia di risparmio e investimento, che prevede una sempre maggior libertà dai vincoli formali. Si chiameranno Allianz Global Strategy, saranno della famiglia dei flessibili sulla base di tre profili con una diversa percentuale azionaria a seconda del rischio (rispettivamente 15, 30, 70%). Il primo è un’alternativa a un prodotto obbligazionario, il secondo è un portafoglio equilibrato di attività rischiose e prudenti, mentre il terzo rappresenta un’alternativa al classico fondo bilanciato. «Con mercati sempre più complessi, nuove tecnologie finanziarie e nuovi impianti normativi, stiamo assistendo a un ritorno degli obiettivi tradizionali nel risparmio gestito, dove non si ragiona più solo in base alle asset class ma su una logica cosiddetta multi-asset dove la priorità è gestire il rischio», commenta Giovanni Bagiotti, chief executive officer di Allianz Gi Investments Europe. Il colosso tedesco dell’asset management sta portando avanti la campagna «Turning Point» in Italia, Francia, Germania e altri Paesi minori dell’Ue. In Eurolandia vengono privilegiati i Paesi core e in particolare la Germania. In generale le valutazioni rimangono convenienti, «anche se tutto è rallentato da fattori sistemici di rischio e dalle incertezze macroeconomiche», fa notare Raimondi, direttore generale Allianz Gi Italia sgr. «Rispetto al passato, quando in un contesto simile si sarebbe guardato ai settori ciclici e difensivi, ora si guarda al cosiddetto pricing power. Sono interessanti i settori chimico, pharma, industriale e quello beni di consumo voluttuari. Per contro, i titoli delle tlc mancano di dinamica commerciale e la forte concorrenza del settore non consente di imporre aumenti dei prezzi». (riproduzione riservata)