Nel 2010 le compagnie hanno migliorando i loro bilanci nel ramo RcAuto. Ma a danno degli assicurati che sono stati costretti a pagare di più le polizze. Mentre sono lievitate le compagnie fantasma, che vendono polizze contraffatte: 23 i casi individuati nei primi mesi del 2011, contro i 12 del 2010. A fare l’analisi delle dinamiche del settore è stato ieri il vice direttore generale dell’Isvap, Flavia Mazzarella, nel corso di un’audizione al Senato davanti alla commissione straordinaria per il controllo dei prezzi: «La fase di ritorno verso l’equilibrio tecnico del ramo è stata perseguita utilizzando la leva dei prezzi con le conseguenti ripercussioni sui consumatori, in particolare su giovani e sud d’Italia», ha dichiarato Mazzarella che ha aggiunto: «L’incremento del 4,5% della raccolta conferma che, in presenza della stabilità del parco veicoli, sono i prezzi unitari ad agire da elemento propulsivo con effetti penalizzanti per gli assicurati» Un andamento che è proseguito ancora nei primi mesi di quest’anno (nel primo trimestre la raccolta è salita del 6%). Del resto, il monitoraggio trimestrale delle tariffe RcAuto effettuato dall’Isvap ha evidenziato nel 2010 aumenti tariffari per tutte le tipologie di assicurati osservate. Nel periodo che va dal primo aprile 2010 al primo aprile 2011, per esempio, la tariffa per un 40enne nella classe di massimo bonus è cresciuta in media del 9% su base nazionale, con aumenti del 4,1% al nord, del 5,2% al centro e del 18,1% al sud. Come evitare altri rincari? Prima di tutto mettendo mano al vecchio sistema del bonus-malus, che non funziona più. Il tavolo tecnico è già al lavoro. (riproduzione riservata)
Anna Messia