Metti: procediamo senza incertezze con la mobilitazione
 di Alessandra Schofield  

Il 74° Comitato Centrale Sna, tenutosi lo scorso 14 aprile, ha riconfermato in pieno il suo sostegno all’Esecutivo nazionale e al suo presidente Giovanni Metti, che oggi intervistiamo per voi.

Domanda. Dott. Metti, vuole farci un bilancio complessivo post Comitato Centrale?

Risposta.

Sono soddisfatto. Soprattutto perché le azioni sindacali condivise da tutti gli iscritti proseguono il loro dispiegarsi e anche il Comitato Centrale ha indicato nella prosecuzione della mobilitazione la strada da perseguire. Alle famose cinque domande diffuse dai media, che aprirono la nostra mobilitazione, l’Ania non ha ancora dato risposta. E, per ora, pare aver scelto la tattica del silenzio. Ma a sostenere le nostre tesi sono i Consumatori – diretti interessati alle politiche che governano il settore assicurativo – e auspichiamo che anche l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, presso la quale è pendente un nostro ricorso, si pronunci presto. L’aver raggiunto e superato il traguardo delle 500 mila firme per la petizione popolare, l’invio delle cartoline al presidente della repubblica, lo stesso esposto all’Antitrust sono indubbiamente segnali molto forti, che lo Sna ha dato all’esterno, della volontà di procedere sulla strada prescelta e sulla quale non abbiamo alcuna intenzione di fare passi indietro. Stiamo ottenendo una visibilità mediatica che non ha precedenti, e dal Comitato centrale il sindacato esce con la convinzione di proseguire sulla strada indicata dall’Esecutivo nazionale.

Domanda. Se l’Ania tace, l’Isvap dal canto suo non appare molto loquace; o sbaglio?

Risposta. Non sbaglia. Tanto è vero che tanto l’Ania quanto l’Isvap hanno rifiutato di intervenire alla tavola rotonda che avevamo organizzato in seno allo scorso Congresso nazionale sulle tematiche legate alla rc auto. Come ho già avuto occasione di dire, se l’atteggiamento dell’Associazione delle imprese può essere comprensibile – seppure totalmente improduttivo, a nostro avviso – quello dell’Istituto di Vigilanza non lo è affatto, proprio in virtù della sua imparzialità ed equidistanza rispetto agli operatori del settore. Preciso, tuttavia, che questa non è solo una nostra tesi. Lo scorso 5 aprile gli onorevoli Quartiani e Lulli hanno presentato al ministro dello Sviluppo economico una interrogazione parlamentare proprio su questa vicenda, giacché l’Istituto ha mostrato – cito testualmente – «_ un atteggiamento di chiusura che non si conviene a un ente terzo qual è l’Istituto di Vigilanza, privando i partecipanti e l’opinione pubblica della qualificata posizione di Isvap stessa su temi di grande attualità e rilevanza per il mercato assicurativo», laddove ha invece scelto di partecipare ad incontri organizzati da altre associazioni di intermediari e dall’Ania. Tutto ciò risulta ancora più illeggibile, se si considerano i grandi sforzi messi in campo dallo Sna per denunciare e contribuire a risolvere le problematiche del settore Rca.

Domanda. E ora la dolente nota del rinnovo del Ccnl dipendenti d’agenzia_

Risposta. Il Comitato centrale ha rigettato la bozza di rinnovo a larghissima maggioranza. Ma non perché – attenzione – gli agenti non siano consapevoli della fondamentale importanza che riveste il personale d’agenzia. Il problema è che l’ipotesi di contratto proposta è risultata ai più insostenibile per le economie agenziali. La sede deputata alla definitiva ratifica di una bozza di rinnovo di Ccnl è, appunto, il Comitato Centrale e questo organismo ha detto «no». Adesso ricominceremo tutti a lavorare per individuare una strada alternativa che sappia tener conto di tutti i diritti e di tutte le esigenze: quelle dei dipendenti e quelle dei loro datori di lavoro.

Domanda. Durante i lavori del 54° Congresso nazionale, si erano manifestate alcune correnti in opposizione al vertice del sindacato che lei presiede. Vuole fare qualche considerazione in merito?

Risposta. Considero il confronto il sale fondamentale della democrazia. E attribuisco grande valore anche alle critiche, dalle quali attingo proposte e suggerimenti. Facciamo tutti parte dell’equipaggio della nave Sna. Ho avuto occasione di dire recentemente che il tentativo di sfiducia congressuale portato avanti nel corso dell’ultimo Congresso Nazionale, avrebbe potuto indebolire il grande impegno profuso dal Sindacato. Il documento finale a sostegno dell’Esecutivo nazionale, approvato a larghissima maggioranza, ci mette in condizione di proseguire sulla linea delle azioni sindacali.