L’impatto finanziario delle catastrofi naturali rimane un argomento chiave per il settore assicurativo e riassicurativo, con gli ultimi cinque anni che hanno superato la soglia dei 100 miliardi di dollari in termini di perdite, ma è vero che c’è un grande gap di protezione che il settore deve affrontare, secondo Andreas Berger, Group Chief Executive Officer di Swiss Re.

Durante una recente intervista alla CNBC, Berger ha parlato del crescente impatto finanziario degli eventi catastrofali. “Abbiamo visto che per il quinto anno consecutivo le perdite dovute a catastrofi naturali hanno superato i 100 miliardi di dollari. Ora, per quest’anno, siamo a 135 miliardi di dollari. È molto”, ha detto Berger. In particolare, quando si tratta di quelli che chiamiamo i pericoli secondari, le perdite di frequenza aumentano e di solito rimangono nel settore assicurativo primario o addirittura nella riassicurazione. Il settore riassicurativo è l’ammortizzatore. Noi guardiamo alla gravità, proteggendo la gravità, e poi forniamo anche analisi per far sì che le persone siano consapevoli, capiscano meglio e quantifichino l’impatto. Ed è qui che entriamo in gioco e cerchiamo di mitigare. Ma è vero che c’è un grande gap di protezione, e questo divario di protezione si è effettivamente allargato, e credo che sia questo il problema da affrontare”.

Nel corso dell’intervista, Berger ha spiegato come i riassicuratori prezzano il rischio in aree che potrebbero essere problematiche in futuro, rispetto all’analisi di nuove aree che potrebbero essere problematiche per il settore assicurativo in futuro.

“La realtà è che, con l’aumento delle catastrofi naturali, il cambiamento climatico è stato uno dei fattori. L’altro fattore è stato l’accumulo di beni in situazioni urbane, costiere, tipicamente in aree in cui si verificano eventi di catastrofe naturale, che si sono sempre verificati”.

Berger sottolinea che il settore deve aiutare le persone a comprendere e a prendere coscienza dei rischi, come dimostra chiaramente l’uso di partnership pubblico-privato.

Cita Flood Re, l’iniziativa sostenuta dal governo britannico, come esempio chiave in cui i partiti governativi, le autorità e il settore assicurativo stanno lavorando insieme per affrontare efficacemente la consapevolezza dei rischi legati al clima.

Tuttavia, nonostante la redditività del settore per le perdite legate al clima, il CEO sottolinea l’importanza di guadagnare il costo del capitale per mantenere la resilienza.

“Per troppo tempo nel nostro settore non abbiamo guadagnato il costo del capitale. Abbiamo quindi bisogno di un settore riassicurativo e assicurativo molto resiliente. Altrimenti non riusciremo a proteggere l’assicurazione e ad aumentare la resilienza della società. Questa è la nostra missione, il nostro scopo: rendere il mondo più resiliente”.