Dall’indagine Global Investor Insights Survey (GIIS) di Schroders, il cui perimetro di rilevazione comprende 1.755 wealth manager e consulenti finanziari di tutto il mondo in rappresentanza di 12,1 mila miliardi di dollari di asset, il trasferimento di ricchezza emerge come una priorità per il 59% degli adviser a livello globale.

A livello geografico, si tratta del 66% in Nord America, del 58% in area EMEA, del 57% in Regno Unito e del 57% in Asia Pacifico.

Più in dettaglio, l’America Latina mostra il più alto livello di coinvolgimento con il 57% dei consulenti che ha discusso del trasferimento di ricchezza con oltre la metà dei propri clienti. Più basso, anche in ragione di differenze culturali, l’engagement nell’area EMEA e nell’area Asia-Pacifico, con rispettivamente il 43% e il 46%.

Al tempo stesso, emerge dal GIIS come essenziale il coinvolgimento dell’intera famiglia nella pianificazione patrimoniale: l’83% dei consulenti a livello globale sottolinea come importante l’impegno condiviso tra i coniugi; il 79% l’importanza di includere le generazioni più giovani.

La delicatezza degli argomenti rimane tuttavia un ostacolo, con il 58% dei consulenti patrimoniali a livello globale che trova impegnativo discutere di morte o eredità, soprattutto in EMEA e APAC. Anche la complessità della pianificazione fiscale è un problema significativo, con il 56% dei consulenti del Regno Unito e il 51% di quelli dell’area EMEA che la considerano una sfida. Il coinvolgimento delle generazioni più giovani presenta ulteriori difficoltà, con il 43% dei consulenti a livello globale che segnala questa sfida.

Quali sono le sfide più grandi quando consiglia ai suoi clienti un trasferimento efficiente del patrimonio ai loro coniugi e alla generazione successiva?