Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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L’industria italiana dell’automotive fa i conti con l’ennesimo mese in rosso. Dopo un trimestre di ribassi (-13,4% ad agosto, -10,7% a settembre e -9% a ottobre), a novembre il mercato ha registrato 124.251 nuove immatricolazioni (-10,82%), a fronte delle 139.319 unità riportate nello stesso mese dell’anno precedente.
I lavoratori sono fortemente interessati al futuro pensionistico ma solo uno su tre è informato sulla propria situazione. Il dato emerge dalle rilevazioni condotte da Euromedia Research per conto di Fon.Te., il fondo pensione complementare per i dipendenti di aziende del terziario. Lo studio analizza in particolare le opinioni, le aspettative e la percezione dei lavoratori dipendenti e indipendenti del terziario (commercio, turismo e servizi) verso i fondi pensioni complementari e le loro scelte in tema previdenza. Ne emerge un quadro di interesse e allo stesso tempo di preoccupazione. Il 98% degli aderenti a Fondo Fon.Te. si dice molto interessato al tema pensionistico, come l’88% degli iscritti a un altro piano di previdenza complementare e dal’85,4% dei «non associati».
Dopo aver riorganizzato, a inizio novembre, le fabbriche del risparmio gestito ora Intesa Sanpaolo risistema il polo assicurativo. La riorganizzazione nel comparto delle polizze si concretizzerà in due atti: una ridenominazione e una fusione. Il riassetto, partito ieri 1° dicembre, prevede più in particolare che Intesa Sanpaolo Vita assuma il nuovo nome Intesa Sanpaolo Assicurazioni, con Virginia Borla, confermata amministratore delegato, direttore generale e responsabile della divisione Insurance di Intesa Sanpaolo. A questo si aggiunge la nascita di Intesa Sanpaolo Protezione, frutto della fusione di Intesa Sanpaolo Assicura con Intesa Sanpaolo Rbm Salute: sarà un’unica compagnia sia per i rami danni sia per salute, affidata alla guida di Massimiliano Dalla Via, amministratore delegato e direttore generale.
Sono giorni di fibrillazione per la partita del risiko bancario in corso. Ma all’ombra dei riflettori mediatico-politici in gioco c’è molto di più di quel che appare. Chi compra, chi vince, chi conquista, infatti, si aggiudica anche un’autentica miniera di dati e informazioni personali e, quindi, di conoscenza profondissima come quella estraibile dai dati che transitano attraverso il sistema bancario, dati di milioni di persone, correntisti, clienti, beneficiari di miliardi di operazioni ogni anno. Sono dati che hanno un valore enorme commerciale e non solo commerciale. Sono dati che raccontano la vita di intere famiglie, di milioni di persone comuni, utenti, consumatori, professionisti e imprenditori.
Msa Mizar, operatore specializzato nella gestione in outsourcing dei sinistri assicurativi, si appresta a rilevare l’intero capitale del gruppo spagnolo Veta+, player indipendente con 30 anni di esperienza, leader nell’outsourcing assicurativo per il comparto rami elementari che in queste settimane sta anche gestendo l’emergenza a seguito dell’alluvione a Valencia. Con l’ingresso nel perimetro societario di Msa Mizar, Veta+ aggiunge un fatturato di circa 35 milioni e oltre 700 mila sinistri annui gestiti nella penisola iberica, integrando le competenze specializzate di circa 400 dipendenti, 120 periti e 450 riparatori.
La Fondazione Allianz Umana Mente ha presentato i nuovi progetti sociali e le linee guida 2024-25 durante l’evento «la filantropia senza limiti». Dalla sua nascita nel 2001 sono state più di 72 mila le persone sostenute, con lo stanziamento di oltre 40 milioni in favore di circa 300 progetti. «Puntiamo a rispondere alle necessità dei più fragili, in particolare giovani in condizioni di disagio e persone con disabilità, e a favorirne l’inclusione sociale», ha dichiarato Maurizio Devescovi, presidente della Fondazione Allianz Umana Mente e direttore generale di Allianz. Durante l’evento è stato presentato il nuovo progetto «Casa Teatro», ideato e realizzato con il Teatro degli Incamminati e officine creative dell’Università di Pavia. Si tratta di una scuola laboratorio che offre un percorso biennale finalizzato alla creazione di nuovi attori.

È un risparmiatore prudente, che tende ad allocare i soldi prevalentemente nei fondi comuni d’investimento e nei titoli di stato. Ha una spiccata avversione per il rischio. Cerca di evitare gli strumenti finanziari complessi e quelli illiquidi. Nella maggior parte dei casi segue i consigli della sua banca e non sembra preoccupato dai conflitti d’interesse dell’attività di consulenza dell’intermediario. L’identikit emerge dall’ultima indagine della Consob sul risparmio fai da te, ovvero il risparmio amministrato dagli intermediari per conto della clientela retail, nel quale viene esaminata la composizione dei portafogli da giugno 2010 a giugno 2023.
Il Fondo Espero, istituito nel 2004, è stato il primo fondo pensione a sorgere nel settore pubblico. Per i dipendenti pubblici, il Trattamento di Fine Rapporto viene gestito in modo particolare: le quote non vengono versate direttamente a un Fondo, ma vengono accantonate figurativamente presso l’Inps, attraverso la Gestione ex Inpdap. Questo ente si occupa di contabilizzare queste somme e di rivalutarle secondo il tasso di rendimento del comparto di appartenenza che l’associato ha scelto. Al momento della pensione l’Inps si occupa di conferire al lavoratore il montante complessivo, che comprende sia gli accantonamenti figurativi maturati sia le relative rivalutazioni accumulate nel tempo. Con rendimenti superiori al 5% e un significativo aumento delle adesioni il 2023 si è rivelato un anno particolarmente positivo per Fondo. Il comparto Crescita ha conseguito un rendimento netto del +6,86%, mentre quello Garanzia ha registrato un +5,35%. Lo scorso anno, il Fondo ha superato quota 101.592 iscritti, con un incremento superiore al 3% rispetto all’anno precedente.
La tutela della longevità sta diventando sempre più centrale per le famiglie. Su questo fronte si stanno muovendo anche le compagnie assicurative e sul mercato arrivano prodotti innovativi. Alleanza Assicurazioni, compagnia di Generali Italia, ridisegna la sua offerta Protection con «PerSempre», la soluzione assicurativa LTC (Long Term Care) per pianificare con efficacia la tutela dell’autonomia e proteggere il proprio futuro e quello delle persone più care. Una proposta completa e flessibile che consente agli assicurati di affidarsi a un aiuto certo e pianificato in caso di imprevisti, anche gravi.
Il tema della Long Term Care ha una rilevanza sistemica. La non autosufficienza ha tutte le
caratteristiche di una «catastrofe naturale individuale» non molto dissimile, nei suoi effetti
dirompenti, dalle catastrofi naturali globali di origine ambientale. Si potrebbe anzi sostenere
che in termini di hazard l’esposizione alla non autosufficienza è persino più elevata di quella,
già alta in Italia, a terremoti e alluvioni.
La formula assicurativa Long Term Care non è altro che una polizza che rientra tra le assicurazioni sulla vita o quelle propriamente dedicate alla malattia che può essere
stipulata per combattere il rischio di inabilità o di perdita completa dell’autosufficienza, ossia della capacità di svolgere in modo del tutto autonomo le normali azioni quotidiane, come muoversi, lavarsi, nutrirsi, parlare o prendersi cura della propria abitazione. Pertanto, la polizza Long Term Care interviene in tutte le situazioni di inabilità, sostenendo le spese dell’assicurato

Un milione di persone si sposta ogni anno dalle regioni del Sud e dalle Isole verso quelle del Nord per curarsi. Gente di ogni età e con loro, spesso, si muove un pezzo di famiglia: madri, padri, figli. In fuga dal Sud non per aggiustare un alluce valgo ma quando c’è in gioco la vita. Lo Studio sui migranti sanitari di CasAmica, che da 40 anni accompagna per un tratto il cammino fragile di questi pazienti e che tra Roma, Milano e Lecco mette a disposizione 150 posti letto e ospita in media 4mila pazienti all’anno, registra come il 70% si sposta in cerca di «una migliore offerta sanitaria (51%), medici più preparati (39%) o addirittura nell’impossibilità di ricevere cure adeguate nella propria regione (32%)». I freddi numeri dicono che è un flusso inarrestabile, in crescendo. Solo i lockdown lo hanno rallentato ma non fermato.

D’ora in avanti anche i diplomi rilasciati dagli Its Academy potranno essere riscattati a fini pensionistici. Esattamente come avviene, da molti più anni, per i diplomi di laurea rilasciati dalle università. Sono arrivate ieri, con una circolare dell’Inps, la n. 98 del 2024, le nuove linee guida sul riscatto dei percorsi formativi erogati dagli Istituti tecnologici superiori (Its Academy), come riformati dalla legge 99 del 15 luglio 2022. E che rappresentano, nei fatti, il pieno riconoscimento di una nozione moderna di diritto allo studio.
Il rapporto Oasi, presentato oggi a Milano, identifica con dovizia di dati quattro criticità e altrettante soluzioni. Partiamo dalla realtà. Il nostro Ssn è da decenni tra i meno finanziati in Europa, per una cifra oggi pari al 6,3% del Pil (i francesi investono il 10% e i tedeschi l’11%), pur essendo il secondo Paese più anziano al mondo, con una popolazione cronica pari al 41% dei residenti e 4 milioni di anziani non autosufficienti. Per portare la sanità pubblica italiana ai livelli dei grandi Paesi europei servirebbero almeno 40 miliardi, vale a dire metà dell’attuale spesa annua per l’istruzione. Una cifra enorme, in uno scenario caratterizzato da una situazione demografica critica che implica un’elevata spesa pensionistica e minore popolazione in età da lavoro.
Quattordici persone over 65 su 100 non sono autonome in attività della vita quotidiana come mangiare, vestirsi, lavarsi, spostarsi da una stanza all’altra. La disabilità cresce con l’avanzare dell’età, interessando dopo gli 85 anni ben 4 anziani su 10, e pesa come carico di assistenza e cura sulle famiglie, più che su Asl e Comuni. A fare il punto, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità del 3 dicembre, sono gli ultimi dati disponibili della sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità relativi al biennio 2022-2023.