Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
LEGGE DI BILANCIO 2025
Il disegno di legge di bilancio 2025 prevede un aumento della tassazione sui fringe benefit per i dipendenti che utilizzano auto aziendali a uso promiscuo, a meno che le aziende non adottino veicoli elettrici o ibridi plug-in. Questo potrebbe avere effetti negativi sia sui dipendenti, che vedrebbero aumentare la tassazione, sia sulle imprese, che dovrebbero rivedere le politiche di remunerazione e affrontare costi più elevati per l’acquisto di veicoli green, senza vantaggi fiscali aggiuntivi. Le imprese hanno accolto con scetticismo queste modifiche, pur riconoscendo l’importanza degli obiettivi del governo di transizione ecologica, riduzione dell’impatto climatico, sostegno all’industria automobilistica.
Nel disegno di legge di bilancio 2025, all’articolo 1, commi da 81 a 86, è introdotta la tracciabilità dei pagamenti come condizione per dedurre le spese di rappresentanza e le spese di trasferta. Sebbene il maggior gettito fiscale stimato per questa nuova regola sia relativamente contenuto, la tracciabilità dei pagamenti potrebbe aumentare la burocrazia nelle aziende più strutturate e richiedere modifiche nei comportamenti delle altre. Sarà interessante vedere se e quanto questa novità contribuirà alla lotta all’evasione fiscale del governo, considerando che in alcuni casi essa sembra duplicare altri tracciamenti già esistenti, come quello garantito dalla fatturazione elettronica.
MERCATO
La finanza digitale gode di buona salute e sta vivendo una fase di maturità: conferma, quindi, i risultati raggiunti ma, allo stesso tempo, si evolve. Parliamo delle start-up attive nei settori della finanza (fintech) e delle assicurazioni (insurtech), che operano su piattaforme web offrendo servizi innovativi e digitali quali, appunto, assicurazioni, pagamenti, finanziamenti, crowdfunding. Nel 2024 sono state raggiunte le 596 unità (in lieve calo rispetto alle 622 del 2023, tra debutti annunciati, alcune chiusure e M&A), raccogliendo 250 milioni di euro (+ 44%). Sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio fintech & insurtech del Politecnico di Milano, che fa capo agli Osservatori digital innovation della PoliMi School of Management. Sono 86 le start-up insurtech attive nel 2024, con una raccolta di circa 35 milioni di euro nel corso dell’anno. L’83% delle realtà sta assumendo nuovo personale per sostenere l’espansione e il 43% ha già raggiunto il break-even.
Un prestito personale per dei piccoli lavoretti in casa o un finanziamento per acquistare l’auto o la moto: è soprattutto grazie a queste due voci che il credito al consumo, nei primi nove mesi dell’anno, è cresciuto del 7,2%. Le motivazioni? Una ripresa del potere d’acquisto, la politica monetaria più accomodante e il mercato del lavoro che, complessivamente, vive una fase di stabilità. Una scia positiva che, si stima, proseguirà anche nel 2025, quando si prevede un maggiore ricorso ai finanziamenti da parte delle famiglie, grazie a mutui per l’acquisto della casa e prestiti personali e grazie al rilancio dell’economia, trainata dai fondi del Pnrr. Anche il livello di rischio delle famiglie fa ben sperare: il tasso di default del credito è salito solo di poco (1,4% a settembre).
PREVIDENZA
Guida alle prestazioni a beneficio di persone non autosufficienti alla luce delle novità normative. “Invalida” una persona può esserla sin dalla nascita o lo può diventare nel corso della vita; inoltre, lo può diventare a causa o meno dello svolgimento di lavoro. In ogni caso, la persona si può ritrovare in precarie condizioni di reddito, non potendo svolgere un’attività di lavoro per guadagnarsi da vivere. A tal esigenza risponde lo stato con un duplice sistema assistenziale e previdenziale: il sistema dell’invalidità civile e il sistema dell’invalidità da lavoro. Il primo ha la caratteristica fondamentale di riconoscere le prestazioni soltanto in virtù della menomazione sofferta dalla persona (cecità, sordità, ecc.). Il secondo sistema, invece, tutela i cittadini dal punto di vista di lavoratori, qualora diventino invalidi a causa dello svolgimento dell’attività lavorativa, sia in via solo temporanea sia in via definitiva. In questo secondo caso si parla, più propriamente, di “invalidità pensionabile”, cioè della situazione di definitivo abbandono del lavoro a causa dell’invalidità, che dà diritto a una pensione vera e propria.
PREVIDENZA
Un miraggio per i cinquantenni. Una sfida per ventenni e trentenni. Andare in pensione un po’ prima, a 64 anni, diventa ancora più difficile. Il governo ha appena inserito in manovra una norma per cumulare pensione pubblica e privata. Ma poi ha alzato i requisiti di accesso e allungato da 20 a 30 gli anni di contribuzione. E così i nati negli anni Settanta dovrebbero versare alla previdenza integrativa da un minimo di 209 euro al mese a un massimo di 1.129 euro, quasi l’intero stipendio, di qui in avanti, per poter agganciare quella finestra di uscita anticipata. Oppure aspettare l’età di vecchiaia: 67 anni con 20 di contributi, 71 anni con 5 di contributi. I Millennials invece possono giocarsi una possibilità, a patto di destinare tutto il Tfr ai fondi sin dalla prima assunzione e aggiungere anche qualcosa.