Le malattie cardiovascolari (CVD) sono la principale causa di morte a livello globale, con circa 17,9 milioni di decessi all’anno e colpiscono persone di tutte le età e nonostante i progressi medici, il numero di casi continua ad aumentare.

L’analisi MCO offre una dettagliata analisi sull’impatto delle CVD sull’economia italiana ed europea mettendo in luce dati preoccupanti.

Ma cosa sono esattamente le malattie cardiovascolari? Questo termine comprende una vasta gamma di disturbi che colpiscono il cuore e il sistema circolatorio, tra cui:

  • La cardiopatia ischemica, con 200 milioni di casi, ostruisce le arterie coronarie, riducendo l’apporto di sangue al cuore e aumentando il rischio di infarto.
  • La malattia arteriosa periferica, che affligge 110 milioni di persone, restringe le arterie degli arti, causando dolore e limitazioni funzionali.
  • L’ictus, responsabile di gravi danni in 100 milioni di individui, interrompe il flusso sanguigno al cervello, provocando danni potenzialmente irreversibili.
  • La fibrillazione atriale, presente in 60 milioni di casi, altera il ritmo cardiaco, aumentando significativamente il rischio di ictus.

Attualmente, circa 620 milioni di persone convivono con malattie cardiache e circolatorie, un numero che è raddoppiato dal 1990. 1 persona su 13 nel mondo soffre di una malattia cardiovascolare, con una prevalenza leggermente maggiore nelle donne (290 milioni) rispetto agli uomini (260 milioni).

La portata di questo problema è difficile da comprendere: ogni anno, circa 60 milioni di nuove persone sviluppano una malattia cardiovascolare, un numero quasi pari all’intera popolazione del Regno Unito. Questo aumento costante è alimentato da stili di vita sempre più sedentari, dall’invecchiamento della popolazione e, paradossalmente, da migliori tassi di sopravvivenza agli eventi cardiovascolari acuti.

Tuttavia, ciò che rende questa situazione particolarmente sconcertante è che fino all’80% delle malattie cardiovascolari potrebbero essere prevenute. Semplici cambiamenti nello stile di vita (una dieta più sana, la riduzione del consumo di alcol e tabacco, e il miglioramento della qualità dell’aria che respiriamo) potrebbero avere un impatto drastico su queste statistiche.

Nel 2000, circa 14 milioni di persone sono morte a causa di malattie cardiovascolari a livello globale, mentre nel 2019 il numero è salito a quasi 18 milioni.

In particolare, la principale causa di morte a livello mondiale è la cardiopatia ischemica, responsabile del 13% dei decessi totali. Dal 2000, questa malattia ha visto il maggior aumento, con 2,7 milioni di decessi in più, per un totale di 9 milioni nel 2021.

In Italia, la cardiopatia ischemica è storicamente la principale causa di morte, seguita dall’ictus. Dal 2020, il COVID-19 è salito al secondo posto, ma la cardiopatia ischemica rimane al primo posto con un tasso di 141,97 decessi ogni 100.000 abitanti nel 2021.

I principali fattori di rischio delle malattie  cardiovascolari

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