Fitch Ratings ha confermato prospettive neutrali per il settore assicurativo europeo per il 2025, il che, secondo l’agenzia, riflette la tenuta delle condizioni operative e commerciali e la disciplina dei prezzi, tra il calo dei rendimenti obbligazionari, l’allentamento dell’inflazione e la moderazione dei tassi di premio del ramo danni.

Gli analisti hanno notato che anche le prospettive dei settori sottostanti sono “neutrali”, con due eccezioni: le prospettive del settore vita italiano sono “in miglioramento”, in quanto Fitch prevede una ripresa dei flussi netti grazie alla riduzione dei tassi di riscatto e all’aumento dei volumi di nuova produzione, e le prospettive del settore danni tedesco sono “in miglioramento” grazie a una dinamica dei prezzi ancora forte, che dovrebbe incrementare la redditività.

Allo stesso tempo, Fitch prevede che la capitalizzazione del settore assicurativo europeo rimarrà resistente e molto forte, poiché gli assicuratori hanno ridotto la loro sensibilità ai tassi di interesse (più bassi).

“Ci aspettiamo inoltre che gli utili e la redditività beneficino di condizioni economiche e operative sostanzialmente stabili nella maggior parte dei mercati”, ha osservato la società. “Circa l’85% dei gruppi assicurativi europei con rating Fitch ha prospettive stabili. Ciò riflette le nostre aspettative che le metriche finanziarie rimangano sostanzialmente stabili e all’interno delle sensibilità di rating di Fitch per la maggior parte degli assicuratori europei”. Gli utili più elevati e le posizioni patrimoniali più solide hanno determinato un maggior numero di upgrade rispetto ai downgrade nel 2024, con la contabilità IFRS 17 che fornisce maggiori indicazioni sulla solidità patrimoniale degli assicuratori”.

In prospettiva, gli analisti ritengono che la maggior parte degli assicuratori danni europei sarà in grado di aumentare le tariffe nel 2025 per compensare l’inflazione dei sinistri e gli elevati costi di riassicurazione, ma non in misura tale da far crescere i margini di sottoscrizione.

Gli analisti hanno infatti spiegato che si aspettano che gli assicuratori del ramo danni si concentrino sul miglioramento della qualità dei loro portafogli e sulla riduzione delle spese, mentre gli utili continueranno a beneficiare dei passati aumenti tariffari.

Un fattore importante da considerare, tuttavia, è che Fitch considera la volatilità degli utili dovuta a una maggiore ritenzione del rischio climatico come un “rischio al ribasso” per gli assicuratori europei del ramo Danni.

Inoltre, l’agenzia prevede una solida crescita delle vendite di nuovi affari nel 2025, poiché i prodotti assicurativi vita rimangono relativamente attraenti a causa dei rendimenti ancora elevati o, come nel caso dell’Italia, a causa del calo dei rendimenti dei titoli di Stato, che a sua volta aumenta il valore dei prodotti assicurativi vita tradizionali.

Vale la pena notare che nell’UE, l’applicazione della direttiva Insurance Recovery and Resolution nel 2026 creerà una regolamentazione transfrontaliera uniforme per i grandi assicuratori sotto stress.

“Se da un lato l’aumento della vigilanza regolamentare dovrebbe rafforzare la resilienza del settore, dall’altro ci aspettiamo che i costi di compliance continuino a essere elevati. Molti assicuratori europei sono passati all’IFRS 17, che dovrebbe portare stabilità attraverso una maggiore trasparenza e comparabilità, sostenendo la fiducia degli investitori”, conclude Fitch.