I settori assicurativo, bancario e della gestione patrimoniale europei si sono uniti e hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui mettono in guardia sul fatto che regole e burocrazia troppo complesse rischiano di compromettere l’impatto della futura Strategia di Investimento al Dettaglio (RIS) dell’UE. L’attuale bozza è infatti in contraddizione con l’impegno dell’UE di ridurre gli oneri normativi, il che ostacolerà l’obiettivo più ampio di aumentare la competitività europea.

In questa dichiarazione congiunta, i tre settori chiariscono di sostenere gli obiettivi principali di questa bozza, che sono quelli di aumentare la fiducia dei piccoli investitori e di incoraggiare gli investimenti nei mercati dei capitali. Tuttavia, ritengono che vi siano altri aspetti che devono essere rivalutati e invitano i colegislatori dell’UE a semplificare le regole per le società e i piccoli investitori, a snellire il processo di vendita e a ridurre il sovraccarico di informazioni.

Questa dichiarazione è stata pubblicata prima dei negoziati interistituzionali dell’UE tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla Strategia di investimento al dettaglio, il cui inizio è previsto per gennaio 2025.

Questi i firmatari: la Federazione bancaria europea (EBF), il Fondo europeo di fondi e gestione patrimoniale (Efama), Insurance Europe, l’Associazione degli assicuratori mutualistici e cooperativi in Europa (Amice), la Federazione europea degli intermediari assicurativi e finanziari (Bipar), la Conferenza dei banchieri dell’UE (CEB), l’Associazione Europea delle Banche Cooperative (EACB), l’Associazione Europea delle Banche Pubbliche (EAPB), l’European Forum of Securities Associations (EFSA), l’European Savings and Retail Banking Group (ESBG) e l’European Structured Investment Products Association (Eusipa).

Le assicurazioni hanno da tempo avvertito l’UE che questo progetto contiene aspetti che potrebbero essere controproducenti. Già nell’agosto del 2023, Insurance Europe aveva dettagliato uno per uno i punti che respingeva nella Strategia di investimento al dettaglio; a settembre, le assicurazioni spagnole hanno formato un fronte comune contro la Strategia di investimento al dettaglio dell’UE, concordata da Adecose, Amaef, Consiglio generale e Unespa.