Secondo il nuovo rapporto dell’OMS Europa “Taking the pulse of quality of care and patient safety in the WHO European Region”, circa il 5,2% dei pazienti nella regione ha subito errori medici durante le cure.
È la prima volta in assoluto che l’Oms Europa conduce una valutazione a livello regionale della qualità dell’assistenza sanitaria e della sicurezza dei pazienti degli Stati membri.
Il report evidenzia i legami tra qualità dell’assistenza sanitaria e aspettativa di vita, probabilità di morte per malattie non trasmissibili (Mnt) e danni evitabili ai pazienti. Dai risultati dell’analisi si rileva che fino a 4 pazienti su 10 subiscono danni in ambito primario e ambulatoriale, con almeno la metà di questi danni evitabili. Tuttavia, solo un terzo dei 53 Stati membri ha implementato un piano d’azione per la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.
Il rapporto evidenzia anche l’importanza di migliorare la sicurezza attraverso investimenti in politiche nazionali di qualità e rappresentanza dei pazienti nella governance sanitaria. Se attuati, tali piani potrebbero aumentare l’aspettativa di vita sana e ridurre la mortalità per malattie non trasmissibili.
“Sebbene il legame tra la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti, da un lato, e i risultati in termini di salute e benessere, dall’altro, possa sembrare ovvio, è importante che il nostro rapporto abbia dimostrato questo legame con dati ed evidenze solide che i governi e i responsabili politici possono e devono utilizzare per apportare i cambiamenti di cui c’è urgente bisogno di rafforzare la qualità dell’assistenza e la sicurezza dei pazienti non solo ridurrà la morbilità e salverà vite umane, ma contribuirà anche a ripristinare e rafforzare la fiducia del pubblico nelle autorità sanitarie e nei sistemi sanitari, fiducia che è essenziale se vogliamo realizzare la visione finale dell’Oms di una salute per tutti”, ha dichiarato il dottor João Breda, responsabile dell’Ufficio dell’OMS per la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.