Il Financial Stability Institute (FSI) della Banca dei Regolamenti Internazionali e l’International Association of Insurance Supervisors (IAIS) hanno pubblicato un rapporto intitolato “Uncertain waters: can parametric insurance help bridge NatCat protection gaps?”. Il documento esamina come l’assicurazione parametrica possa colmare i gap di protezione in caso di catastrofi naturali, concentrandosi su elementi chiave di progettazione quali la selezione dell’indice, i meccanismi di attivazione e le strutture di pagamento.
Il rapporto sintetizza i risultati di un’indagine condotta tra 12 autorità di vigilanza assicurativa e sette operatori di mercato, con particolare attenzione alle applicazioni non agricole per le famiglie e le piccole e medie imprese. Questa iniziativa integra gli sforzi della IAIS e dell’ISF per sostenere le autorità di vigilanza, sensibilizzando e facilitando la comprensione delle sfide evidenziate nel rapporto IAIS “A Call to Action: The role of insurance supervisors in addressing natcat protection gaps”.
Come noto, l’assicurazione parametrica si differenzia da quella tradizionale per il fatto che i risarcimenti si basano sul verificarsi di eventi predefiniti, come l’intensità di un terremoto o la velocità del vento in un uragano, piuttosto che sulla valutazione delle perdite effettive. Questa caratteristica consente una più rapida liquidazione dei sinistri e riduce le controversie sull’ammontare del risarcimento. Tuttavia, una progettazione efficace di questi prodotti richiede un’attenta selezione di indici e soglie che riflettano accuratamente le perdite previste.
L’aumento della frequenza e dell’intensità delle catastrofi naturali, esacerbate dal cambiamento climatico, hanno ampliato il divario di protezione in molte regioni. L’assicurazione parametrica offre una soluzione potenziale per migliorare la resilienza finanziaria delle comunità e delle PMI vulnerabili, fornendo pagamenti rapidi che possono essere utilizzati per il recupero immediato. Tuttavia, la sua effettiva implementazione dipende da quadri normativi adeguati e dall’educazione dei consumatori sul funzionamento di questi prodotti.