Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Ci sono voluti oltre due anni ma alla fine è arrivata la firma per l’accordo integrativo tra Generali Italia e gli agenti della compagnia aderenti al Ga-Gi (gruppo agenti Generali Italia). Il nodo più complicato da sciogliere era quello delle rivalse, ovvero delle condizioni economiche in base alla quali i nuovi agenti subentrano nella gestione delle agenzie. Lo strumento funziona in due tappe: da una parte la compagnia riconosce un’indennità di risoluzione del rapporto all’agente che lascia, dall’altra si rivale su chi subentra. E si tratta di un aspetto centrale nel passaggio generazionale delle agenzie, con le rivalse che possono raggiungere cifre rilevanti.
L’attività di ricostruzione degli immobili ad uso produttivo danneggiati dalle calamità naturali sarà a carico dello Stato, ma verrà regolamentata con norme ad hoc. Le tipologie di intervento, di danno e di spese ammissibili a contributo fino al 100% saranno definite con apposite disposizioni di legge a seguito della deliberazione dello stato di ricostruzione. In concreto, sarà il Commissario straordinario a individuare i contenuti del processo di ricostruzione del patrimonio danneggiato, distinguendo gli interventi prioritari di immediata riparazione che presentano danni lievi e gli interventi di ripristino o ricostruzione puntuale degli edifici ad uso produttivo (ed abitativo) che presentano danni gravi. I ripristini strutturali dovranno, inoltre, essere diretti ad assicurare una architettura eco-sostenibile e l’efficientamento energetico. È quanto prevede lo schema di disegno di legge quadro in materia di ricostruzione post calamità atteso al vaglio del Consiglio dei ministri. Il testo dispone che le risorse necessarie alle opere vengano iscritte sul Fondo per la ricostruzione di cui al d.l. n. 88/2023 istituito nel luglio 2023 per finanziare gli interventi a favore delle imprese del Centro Italia colpite dall’alluvione dello scorso maggio con una dotazione di 2,5 mld di euro (500 mln sul 2023, 300 mln sul 2024 e 200 mln sul 2025; 1,5 mld sono invece rivenienti da riassegnazione di risorse e da riduzione di assegnazioni).
Sospeso l’avvocato che partecipa alle truffe assicurative La partecipazione stabile di un avvocato a un’organizzazione criminale, specializzata nelle truffe alle assicurazioni, rappresenta una grave violazione dei principi deontologici di dignità e di decoro della professione e lede l’immagine dell’avvocatura. Il Consiglio nazionale forense, con la sentenza n. 197 dell’11 ottobre 2023, sanziona un legale imputato per avere patrocinato cause relative a falsi sinistri. L’avvocato era finito ai domiciliari perché accusato di avere avuto un ruolo di primo piano in un sodalizio criminale, composto da organizzatori, procacciatori di danno, falsi testimoni, periti e legali compiacenti. All’incolpato era contestato di avere esercitato la propria attività professionale venendo meno ai doveri di probità, lealtà e correttezza, non rifiutandosi di prestare la propria attività nonostante fosse consapevole dell’illiceità delle operazioni, ma anzi “suggerendo l’adozione di comportamenti illeciti e fraudolenti”, come l’utilizzo di prove e documenti che sapeva essere falsi.
Generali Italia, Alleanza assicurazioni, Genertel e Genertellife hanno approvato una nuova fase della riorganizzazione della Country Italia di Generali per rispondere al mutato contesto macroeconomico. La riorganizzazione che avrà efficacia dal 1° luglio 2024, punta a valorizzare la specializzazione dei diversi canali distributivi, a creare centri di competenza dedicati e non sovrapposti all’interno della Country guidata dall’a.d. Giancarlo Fancel, a potenziare la gamma di prodotti e servizi offerti ai diversi segmenti di clientela creando un beneficio per gli assicurati.
Splende il sole sui guadagni dei geometri riusciti, al 31 dicembre scorso, a sfondare (perfino) il «tetto» delle entrate conseguite prima dell’avvento della pandemia: la media reddituale tratta dalle dichiarazioni presentate in autunno (relative ad attività svolte nel 2022) è di 37.736,82 euro, il volume d’affari di quasi 52.800 (in ascesa, annualmente, rispettivamente del 19,61% e del 14,22%). Nel 2019, invece, il reddito dei professionisti si attestava, sempre mediamente, su circa 21.555 euro e il giro d’affari sfiorava quota 32.700. È quel che la Cassa previdenziale di categoria fa sapere a ItaliaOggi, a seguito del via libera da parte del Comitato dei delegati al Bilancio di previsione per l’annualità che sta per iniziare, quando, cioè, l’Ente privato presieduto da Diego Buono dovrebbe raggiungere un risultato economico positivo di 157,4 milioni.
Se il costruttore che vende un immobile non consegna al promissario acquirente la fideiussione a garanzia della restituzione delle somme già versate, il decreto legislativo 122/2005 prevede la nullità del contratto preliminare di compravendita. Tuttavia, se l’immobile è stato già terminato, l’impresa è solvibile ed è nelle condizioni di trasferirne la proprietà, la tutela non è attivabile. A chiarirlo è lo studio del Consiglio nazionale del notariato (Cnn) n. 134-2023/P, a firma di Alessandro Torroni, diffuso nei giorni scorsi. Nel dettaglio, l’articolo 2 del decreto legislativo 122/2005 prevede la nullità del preliminare di compravendita avente ad oggetto un immobile da costruire in caso di mancata consegna al promissario acquirente della fideiussione a garanzia della restituzione delle somme riscosse dal costruttore prima del trasferimento della proprietà all’acquirente. Questa tutela si attiva, per espressa previsione normativa, solo se il promissario acquirente recede dal contratto a causa del verificarsi della situazione di crisi dell’impresa o della mancata consegna, contestualmente all’atto che trasferisce la proprietà, dell’assicurazione postuma decennale.
Una cabina di regia per tenere sotto controllo i conti, condividere informazioni strategiche, definire indicatori comuni di monitoraggio e, nel caso, dettare raccomandazioni alle istituzioni (parlamento, governo ed altri enti pubblici), su eventuali atti normativi da adottare, utili a scansare i rischi sistemici per il paese. Il governo istituisce una sorta di direttorio economico-finanziario, le cui riunioni saranno coperte da segreto d’ufficio. Segreto che i componenti non potranno però oppore l’uno all’altro. La mission del nuovo organismo è evidente già nel nome: si chiamerà «Comitato per le politiche macro-prudenziali». Ne faranno parte: il governatore della Banca d’Italia (che lo presiederà) e i presidenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip). Alle sue sedute assisterà anche il direttore generale del Tesoro, ma senza diritto di voto.
- Europ Assistance ottiene la Gec