Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Prysmian incassa il via libera dell’Ivass per avviare in Italia l’attività riassicurativa danni legata all’operatività del gruppo. L’autorizzazione dell’Istituto di Vigilanza Assicurativa ha riguardato in particolare Prysmian Servizi spa, che è stata autorizzata all’esercizio dell’attività riassicurativa per l’incendio e la responsabilità civile generale. Si tratta dell’attività di riassicurazione dei rischi interni al gruppo. Finora i grandi gruppi industriale italiani hanno tenuto all’estero le rispettive assicurazioni capitve, che sono dotate di un giro d’affari complessivo stimato in circa 700 milioni di euro e che stanno ora tornando in Italia dopo che il nuovo regolamento Ivass (numero 38) ha avvicinato la regolamentazione tricolore a quella di altri Paesi europei. Le procedure autorizzative sono state piuttosto lunghe, considerando che è una novità per l’Italia, e Prysmian si è servita del supporto dello studio legale della professoressa Albina Candian (la quale ha seguito fin dall’inizio il procedimento autorizzativo e la governance della nuova società) e del professor Marco Micocci (partner Mazars), che si è occupato della consulenza attuariale.
Estesa alle imprese da 50 a 249 dipendenti la disciplina del cosiddetto Whistleblowing (strumento di compliance aziendale che permette di segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti sul proprio luogo di lavoro, ndr); più tutele per chi segnala comportamenti illeciti, fra cui anche i reati contro la pubblica amministrazione; le aziende dovranno attivare un canale digitale interno per la trasmissione e gestione delle segnalazioni. Sono queste le principali e importanti novità scattate da domenica 17/12/2023, in base al decreto legislativo n. 24 del 10/3/2023 che tutela chi denuncia irregolarità sul luogo di lavoro.
Non bastano gli algoritmi a imporre alla Pubblica amministrazione la stesura di una valutazione di impatto privacy (siglata Dpia dall’acronimo inglese): ciò perché non possono essere considerati più una “nuova tecnologia”, in presenza della quale il Gdpr (Regolamento Ue sulla privacy n. 2016/679) fa scattare, appunto, l’obbligo della Dpia. È quanto deciso dal Tribunale di Udine, prima sezione civile, sentenza del 20/11/2023, resa nella causa 308/2023. La pronuncia ha anche precisato che, nel caso di contestazione giudiziale di una sanzione irrogata dal Garante della privacy per mancata redazione di una Dpia, è il Garante che deve dare prova del fatto che il trattamento algoritmico presenta rischi elevati per le persone, rischi che sono anch’essi presupposto dell’obbligo di scrivere la Dpia. Con la conseguenza che è illegittima la sanzione a una p.a. che usa algoritmi, per omessa Dpia, se in giudizio il Garante non dimostra gli specifici rischi elevati per gli individui. Come è successo nella vicenda friulana, nella quale il tribunale ha annullato il provvedimento del Garante n. 416 del 15/12/2022, con cui è stata ingiunta la sanzione di 55 mila euro alla Azienda sanitaria Friuli Centrale (Asfc).
Anche quest’anno Allianz spa augura buone feste a tutti gli italiani con uno spot natalizio. In onda da ieri, 21 dicembre, e fino alla fine dell’anno, lo spot valorizza l’orgoglio della partnership globale con i Movimenti Olimpico e Paralimpico Internazionali.
- Generali
ha perfezionato la cessione di Generali Deutschland Pensionskasse a Frankfurter Leben.
- Generali, 300 milioni da Gdpk