Un rapporto pubblicato dalla Banca Centrale Europea e dall’European Systemic Risk Board sostiene che le banche in Europa «prestano in maniera sproporzionata» a imprese e famiglie che presentano elevati livelli di emissioni di CO2. «La quota dei settori con elevate emissioni nei prestiti bancari è di circa il 75%, più elevata di quella equivalente (degli stessi settori) nell’attività economica: significa che questi settori sono sovrarappresentati nei prestiti bancari», affermano Bce e Esrb in un comunicato.
Plenitude e Zurich insieme in Zurich Sole Protetto. Le due società hanno annunciato il lancio di una polizza parametrica, a disposizione dei clienti Plenitude che compreranno un impianto fotovoltaico domestico entro il 31 marzo 2024.
Sarà varato con tutta probabilità entro tre mesi dalla conversione in legge della manovra il decreto del Mef e del Ministero per le imprese che dovrà nei fatti rendere operativa la norma sull’obbligo per le imprese a stipulare polizze catastrofali entro fine 2024. La norma prevede la facoltà per i ministeri di emanare il decreto, ma nella sostanza senza sarebbe inapplicabile. I dicasteri sono già al lavoro assieme a Ivass per stabilire i limiti entro i quali le assicurazioni possono assumere i rischi (è prevista una condivisione al 50% con Sace) ma anche in quali condizioni vale l’obbligo per una compagnia a contrarre. I dati sui quali calcolare rischi e premi sono disponibili anche attraverso l’intelligenza artificiale. Vanno stabiliti i parametri sui quali calcolare queste polizze e i relativi premi; da questo punto di vista si trarrà ispirazione dalle esperienze in tema di polizze catastrofali obbligatorie diffuse all’estero.
In un decennio le richieste di risarcimento legate agli errori medici sono crollate riducendosi a quasi un terzo: se nel 2012 se ne contavano 45 in media per ogni struttura sanitaria l’anno scorso sono scese a sole 16, il numero più basso mai toccato finora. Sono sempre gli errori chirurgici a farla da padrone (sono un terzo degli eventi denunciati) seguiti da quelli diagnostici (il 22%) e terapeutici (10%). In controtendenza il costo dei sinistri saliti di oltre il 30% in oltre 10 anni toccando nel 2022 quota 130mila euro in media per pratica (erano 97mila nel 2012). Eccoli alcuni dei numeri principali dell’ultima fotografia della Rc sanitaria scattata dal nuovo MedMal Report, lo studio annuale sull’andamento della medical malpractice, realizzato da Marsh, leader globale nell’intermediazione assicurativa e nella consulenza sui rischi. Sotto la lente un campione di 84 aziende sanitarie in Italia che restituiscono l’identikit di un mercato tornato ad essere vivace con la presenza di diverse compagnie nelle principali gare della Sanità pubblica – con benefici economici per gli ospedali e gli operatori in termini di premi da pagare – mettendo così alle spalle un passato in cui c’era stata una vera fuga dei principali player.
L’ultima conferma sull’emergenza aggressioni nelle corsie degli ospedali è arrivata nei giorni scorsi dal Policlinico Umberto I di Roma: solo qui – come sottolineato dalla questura di Roma – in 11 mesi sono stati mille gli interventi degli agenti del posto di polizia contro aggressioni o tentativi di violenza ai danni degli operatori sanitari, in pratica oltre tre al giorno. Ma il fenomeno è in crescita ovunque e al momento il giro di vite deciso ormai tre anni fa per legge – inasprimento delle pene con la reclusione fino a 10 anni e la procedibilità d’ufficio – non sembra funzionare ancora da argine.