Il Consiglio e il Parlamento Ue il 13 dicembre hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle modifiche alla direttiva Solvency II, il principale atto legislativo nel settore assicurativo e sulle nuove norme sul recupero e risoluzione delle assicurazioni. Sono state previste norme semplificate e proporzionate che garantiranno flessibilità e ridurranno gli oneri amministrativi, soprattutto, per le compagnie assicurative piccole e non complesse. Il quadro rafforzato darà maggior vigore, inoltre, al coordinamento tra le autorità nazionali di vigilanza per quanto riguarda le attività transfrontaliere degli assicuratori e dei riassicuratori.
Eppur si muove. Questo si può dire osservando i rendimenti delle gestioni separate che chiudono l’esercizio a fine settembre 2023. Ma il movimento al rialzo è decisamente lento e non tiene il ritmo degli altri strumenti finanziari: con titoli di Stato e conti di deposito che arrivano a offrire il 4%, le polizze riescono a malapena a stare in area 1%-2% al netto di costi trattenuti. Stiamo parlando dei grandi salvadanai dove vengono investiti i premi di chi sottoscrive polizze Vita di tipo tradizionale con rivalutazione annuale del capitale investito (al netto dei costi) che viene effettuata proprio in base al risultato del rendiconto di gestione realizzato una volta all’anno. Analizzando i primi dati disponibili sui rendimenti realizzati dalle gestioni separate nel 2023, con particolare riferimento a quelle dedicate ai prodotti di investimento e risparmio attualmente commercializzati, si nota un incremento nell’ordine dei 15-20 punti base. Il confronto indicato nella tabella in pagina prende in considerazione infatti le oltre 40 linee offerte dai diversi canali di vendita (bancario assicurativo o tradizionali) che mediamente hanno messo a segno un risultato 2023 del 2,95%, mentre nel 2022 lo stesso panel di linee aveva messo a segno mediamente un risultato del 2,76 per cento.