Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Dal 17 dicembre entra in vigore l’obbligo di istituire il canale interno per segnalare eventuali attività illecite anche nelle aziende che occupano da 50 a 249 dipendenti al fine di garantire la riservatezza dell’identità del denunciante. La disciplina del whistleblowing, introdotta in Italia con la legge n. 179/2017 e rafforzata dal decreto legislativo n. 24 del 10/03/2023, di attuazione della direttiva Ue 2019/1937, prevede, infatti, la protezione delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell’Unione europea che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica o dell’ente privato, di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo.
Il cambiamento climatico, con tutto ciò che ne consegue, la salute pubblica e l’intelligenza artificiale rappresentano i maggiori fattori di rischio di contenzioso per le imprese. Per prevenire tali rischi, il 77% delle aziende ritiene fondamentale applicare la pratica dell’horizon scanning, ossia l’adozione di strumenti che permettono di implementare sistemi, risorse e processi che consentono di disporre di dati affidabili sui rischi contingenti, ma solo l’11% investe realmente in tal senso. A delineare lo scenario sono gli esiti della ricerca “Managing future disputes risks”, condotta da Allen & Overy, secondo cui la gestione dei rischi d’impresa in tema di possibili controversie risulta fondamentale per garantire longevità e innovazione alla stessa.
Chi non è riuscito a portare in deduzione nella dichiarazione dei redditi presentata quest’anno (730/2023 o Redditi/2023) i contributi versati per la pensione integrativa, in tutto o in parte, è ancora in tempo per rimediarvi. Infatti, se comunica al fondo pensione o alla compagnia di assicurazione questi contributi non indicati nella dichiarazione dei redditi, può garantirsi uno sconto fiscale sulla futura pensione integrativa. In altre parole, lo sconto fiscale che non avuto sulla dichiarazione dei redditi (sotto forma di deduzione fiscale) si traduce in sconto fiscale sulla futura pensione integrativa. La comunicazione deve essere fatta dal diretto interessato alla previdenza integrativa entro il 31 dicembre. L’appuntamento riguarda i contributi versati nel corso dell’anno 2022.
Regali, biglietti d’auguri, viaggi, foto a prova di privacy nel periodo natalizio: per evitare brutte sorprese il Garante ha stilato un decalogo per evitare rischi e danni ai dati personali propri e altrui. Occhi bene aperti, soprattutto, su contenuti e app disponibili in rete: sotto luccicanti messaggi possono stare in agguato virus e programmi malevoli. Vediamo, dunque, l’utile promemoria in vista delle festività.
In Italia, a settembre 2023, il Garante della privacy ha contato 68.255 posizioni di responsabile della protezione dei dati (acronimo inglese Dpo, che sta per data protection officer): è una cifra pari a due volte e mezzo il numero dei consulenti del lavoro, a più della metà del numero dei commercialisti e al 28% del numero degli avvocati. Ma chi è il Dpo? È la personificazione delle seguenti funzioni: informare e consigliare imprese e pubbliche amministrazioni su temi della privacy; sorvegliare sull’esatta osservanza della legislazione a tutela della protezione dei dati; dare pareri su decisioni importanti a proposito della valutazione dell’impatto del trattamento di dati; interloquire direttamente con gli interessati e con il Garante della privacy. È una figura non priva di ambiguità visto che, senza cadere in conflitto di interessi, deve consigliare l’impresa e le pubbliche amministrazioni che lo hanno ingaggiato e, al contempo, però, le deve anche controllare, dialogando con i vertici degli enti, senza avere superiori gerarchici e in piena autonomia.
Dopo l’infortunio mortale al lavoratore sono utilizzabili contro il datore nel processo civile le sommarie informazioni che ha reso da indagato nel procedimento penale: si tratta di dichiarazioni che il giudice può valutare in modo autonomo ai fini del proprio convincimento, a patto che siano state introdotte in modo rituale nel giudizio, rispettando il principio del contraddittorio fra le parti. Altrettanto vale per la sentenza di patteggiamento, che pure non ha efficacia extrapenale di giudicato. È quanto emerge dall’ordinanza 26637/23, pubblicata dalla sezione lavoro della Cassazione.
L’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse pesa negativamente e in modo visibile sul potere di spesa dei cittadini europei, italiani inclusi. Tanto che, in Italia, il 68% dei consumatori sta cercando di tagliare le spese di tutti i giorni. E sei su 10 dovranno mettere mano ai risparmi per far fronte al pagamento delle bollette e degli acquisti essenziali. Un italiano su due, infatti, dichiara di avere meno soldi rispetto a un anno fa da destinare alle spese quotidiane e necessarie. In testa le bollette, che per il 30% dei cittadini in difficoltà, è accettabile non pagare. Sono alcuni dei risultati dell’European consumer payment report (Ecpr), ricerca basata sulle esperienze di spesa di 20 mila consumatori in 20 Paesi europei, realizzata da Intrum, uno tra i principali operatori europei dei servizi al credito.
Gli ospedali italiani sono vecchi, come in generale sono vecchie tutte le strutture sanitarie. Basterebbe un solo numero a far capire qual è la situazione: 18%. Indica i luoghi di cura che hanno meno di 33 anni, cioè che sono stati costruiti dopo il 1990 e quindi vengono considerati moderni. Una piccola minoranza. Sono ben più numerosi quelli tirati su prima della fine della Seconda guerra mondiale, cioè fino al 1945. Sul totale nazionale sono il 27%, con punte ben più alte in Liguria, dove addirittura rappresentano il 59%, nelle Marche (47%) e in Toscana (42%). Ma la data di prima costruzione non dice tutto. Ci sono ospedali anche antichi, addirittura di fondazione medievale (come lo stesso ospedale di Tivoli) che sono stati recuperati nel corso degli anni e resi moderni. Il punto chiave è proprio quello che riguarda gli investimenti per rinnovare le strutture e pure quelli per metterli a norma dal punto di vista delle regole antincendio.