A novembre la nuova produzione vita (polizze individuali) raccolta in Italia dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di imprese extra-U.E., comprensiva dei premi unici aggiuntivi, è stata pari a € 5,7 mld, in calo del 10,3% rispetto all’analogo mese del 2022, quando il volume di nuovi affari registrava a sua volta una contrazione annua del 10,9%.
E’ quanto emerge dalla statistica mensile di ANIA.
Da gennaio i nuovi premi vita emessi sono stati pari a € 64,6 mld, il 4,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022, quando si osservava comunque un calo annuo più significativo e pari a -14,3%.
Considerando anche i nuovi premi vita del campione delle rappresentanze di imprese U.E., pari a € 639 mln, in calo del 14,4% rispetto al corrispondente mese del 2022, i nuovi affari vita complessivi nel mese di novembre sono stati pari a € 6,3 mld (-10,7%) mentre da gennaio hanno raggiunto € 71,7 mld, il 6,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022.
Analisi per ramo
Il volume di nuovi premi di ramo I afferenti a polizze individuali è stato pari a € 4,5 mld (l’80% dell’intera nuova produzione vita, contro il 74% di novembre 2022), in calo del 2,6% rispetto all’analogo mese del 2022, quando si registrava invece un importo annuo in
significativo aumento (+16,3%); di tale importo, il 21% proviene da nuovi premi investiti in gestioni separate di prodotti multiramo (polizze combinazione di una componente di ramo I e di una di ramo III), volume ancora in diminuzione (-23,2%) rispetto all’analogo mese del 2022. Da inizio anno i premi complessivi di ramo I sono ammontati a € 50,4 mld, il 12,9% in più rispetto all’analogo periodo del 2022 (quando si registrava una variazione pari a -4,4%).
Negativa anche la raccolta dei nuovi premi di polizze di ramo V (-74,4% rispetto al mese di novembre 2022), a fronte di un importo pari a poco più di € 12 mln, raggiungendo da gennaio un totale di € 294 mln, con una variazione negativa e pari a -33,8% rispetto all’analogo periodo del 2022.
La restante quota della nuova produzione vita, pari al 20% del totale (il 25% nel mese di novembre 2022), ha riguardato il ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) per € 1,1 mld, ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2022 (-30,6%); il 51% dei nuovi premi raccolti di ramo III sono investiti nella componente unit-linked di contratti multiramo, in calo anch’essi del 28,1%.
Da inizio anno la raccolta del new business di ramo III è stata pari a € 13,7 mld, il 38,3% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022, quando si registrava a sua volta un ammontare in calo del 29,4%.
Per le polizze di malattia di lunga durata (ramo IV), nel mese di novembre si osserva, per il sesto mese consecutivo, un volume di nuovi premi in aumento rispetto al corrispondente mese del 2022 (+52,0%), a fronte di un ammontare pari a € 8,0 mln che, aggiunto a quello raccolto nei mesi precedenti dell’anno, assomma a € 67,3 mln, il 40,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti sono risultati invece in diminuzione (-17,4%) rispetto all’analogo mese del 2022, per un importo pari a € 17,8 mln, raggiungendo da gennaio un volume pari a € 133,4 mln, con un incremento annuo del 7,2%.
Da inizio anno il numero delle nuove polizze/adesioni è stato complessivamente pari a 2,5 mln, in calo del 4,6% rispetto all’analogo periodo del 2022.
Analisi per tipologia di prodotto
I nuovi premi/contributi relativi a forme pensionistiche individuali risultano pari a € 185 mln, l’ammontare più alto da inizio anno, in aumento dell’8,4% rispetto allo stesso mese del 2022, registrando da gennaio un volume di raccolta pari a € 1,3 mld, con un incremento
annuo del 5,1%. Appena l’11% di tale importo è afferente ai nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione aperti (ramo VI) mentre la restante quota è rappresentata da PIP, di cui poco più della metà (52%) è costituita da PIP sottoscritti tramite prodotti multiramo (+11,4% rispetto all’analogo periodo del 2022).
La raccolta di nuovi premi attinenti a forme di puro rischio è risultata anch’essa in aumento rispetto allo stesso mese del 2022 (+23,2%), raggiungendo da gennaio un importo pari a € 821 mln, in lieve aumento (+2,8%) rispetto a quanto raccolto nell’analogo periodo dell’anno precedente; poco più della metà di questo ammontare è costituito da polizze non abbinate a mutui o credito al consumo, in aumento del 34,3%.
I nuovi premi relativi a prodotti multiramo, esclusi quelli previdenziali e i PIR (Piani Individuali di Risparmio), sono stati pari a € 1,5 mld, ancora in calo rispetto allo stesso mese del 2022 (-25,1%), di cui il 62% afferente al ramo I (61% a novembre 2022)
e pari al 26% del totale new business del mese (32% a novembre 2022). Da inizio anno tali prodotti hanno raggiunto un ammontare pari a € 20,9 mld, registrando una variazione negativa del 42,8% rispetto all’analogo periodo del 2022. La quota premi di ramo I, raccolti da gennaio mediante prodotti multiramo, costituisce il 26% dei nuovi premi di ramo I complessivi, mentre l’analoga tipologia di premi di ramo III rappresenta il 57% del new business totale di tale ramo.
Relativamente ai premi distinti per tipologia di premio da gennaio le polizze a premio unico hanno continuato a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, per una quota pari al 95% del totale in termini di premi e al 61% in termini di numero di polizze; sempre nello stesso periodo, l’importo medio dei premi unici è stato di circa € 40.000, mentre quello dei premi annui e ricorrenti ha raggiunto il valore medio rispettivamente di € 700 e € 5.400.
Calcolando i premi mediante una misura che consente di standardizzare l’ammontare di premi unici e periodici, come l’Annual Premium Equivalent (APE) – pari alla somma tra premi annui, considerati per il 100% del loro importo, e premi unici divisi per la durata dei relativi contratti posta convenzionalmente pari a 10 anni – la variazione annua del volume premi da inizio anno passa da -4,3% a -7,7%.
Analisi per canale distributivo
Da gennaio la maggior parte della nuova produzione è derivata dalla raccolta effettuata mediante reti bancarie, postali e finanziarie, alle quali afferisce l’82% dei nuovi premi emessi, percentuale stazionaria rispetto a quella calcolata nell’analogo periodo del 2022.
L’analisi evidenzia anche come le suddette reti abbiano collocato prodotti quasi esclusivamente a premio unico mentre le reti agenziali raccolgano anche una quota significativa di prodotti a premio periodico.
Sportelli bancari e postali
Gli sportelli bancari e postali hanno raccolto nel mese di novembre nuovi premi pari a € 3,5 mld, in calo, per il secondo mese consecutivo, rispetto allo stesso mese del 2022 (-12,1%). Da gennaio il volume di nuovi affari ha raggiunto un ammontare pari a € 45,0 mld, l’1,2% in meno rispetto all’analogo periodo del 2022.
Agenti e vendita diretta
Nel mese di novembre gli agenti e la vendita diretta hanno collocato polizze per un volume di nuovi premi pari a € 1,1 mld, pressoché stazionario (+0,5%) rispetto allo stesso mese del 2022. Nel dettaglio, per i primi si è osservata una raccolta in calo del 2,3%, con una quota di mercato pari al 14%, mentre per la seconda (che distribuisce il 6% dell’intera nuova produzione) vi è stato un incremento del 7,6%. Da inizio anno la nuova produzione dell’intero canale è stata pari a € 10,7 mld, registrando un decremento annuo più contenuto e pari a -2,2%.
Consulenti finanziari
Nel mese di novembre il canale consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede ha intermediato un volume di nuovi premi pari a € 956 mln, registrando, dopo quattro mesi consecutivi di variazione positiva, un calo rispetto allo stesso mese del 2022 (-14,5%);
da inizio anno il new business ha raggiunto un ammontare pari a € 8,2 mld, con un decremento annuo del 16,8%.