Gli analisti dello Swiss Re Institute sostengono che l’impatto dell’uragano Ian su un mercato ri/assicurativo già teso in Florida sarà molto probabilmente rilevante e ciò si estenderà anche a livello globale.
Le perdite di Ian, stimate in un range tra 50 e 60 miliardi di dollari, arrivano dopo diversi anni di elevate perdite causate da eventi catastrofali e in un momento caratterizzato da grandi incertezze geopolitiche, economiche e ambientali.
Swiss Re afferma che anche prima dell’uragano Ian le previsioni indicavano che domanda e offerta convergessero a prezzi più alti dell’anno precedente, con il mercato impegnato in un processo di adeguamento a rischi finora sottovalutati, anche a causa dei vincoli sul capitale.
Swiss Re osserva che, storicamente, eventi catastrofali significativi hanno innescato un afflusso di capitale fresco, con strumenti finanziari come i titoli insurance-linked securities (ILS) che offrono una rapida risposta alle richieste e moderano i cicli di mercato.
Tuttavia, i livelli di capitale alternativo sono in stallo dal 2018 a seguito delle elevate richieste di risarcimento degli uragani Harvey, Irma e Maria nel 2017 e delle perdite catastrofali superiori alla media degli anni successivi.
In particolare, le strutture ILS sono diventate maggiormente esposte a sinistri e controversie sulla copertura, e gli analisti hanno sottolineato come che gli investitori ILS siano riluttanti a impegnare nuovo capitale per i rischi catastrofali prima di quello che potrebbe essere un altro anno di perdite pesanti, con l’inflazione che aggiunge altra complessità alla valutazione e incertezza sui prezzi.