Il degrado della natura su larga scala e la perdita di biodiversità sono tra i rischi più minacciosi per il mondo, con gravi conseguenze per le società e le economie.
In vista della 15a Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica, la Geneva Association ha pubblicato Nature and the Insurance Industry: Taking action towards a nature-positive economy, un rapporto che offre spunti di riflessione sugli impatti dell’attività umana sulla natura e sulla profonda interconnessione tra perdita di natura e cambiamento climatico. Il rapporto esplora in profondità le sfide e le opportunità dei rischi legati alla natura per il settore assicurativo.
Oltre il 50% del PIL mondiale dipende dal capitale naturale e dai servizi ecosistemici. Molti di questi ecosistemi sono vicini a un punto di svolta, oltre il quale potrebbero essere irrecuperabili. Ciò avrà implicazioni significative per le industrie che dipendono dalla natura. I tre maggiori settori che dipendono dalla natura sono l’edilizia, l’agricoltura e l’allevamento e il settore alimentare e delle bevande.
L’impatto su larga scala dei danni causati dall natura sullo sviluppo socio-economico, unito ad altri fattori come la finanza sostenibile e gli sviluppi normativi, stanno rendendo le considerazioni legate alla natura un tema centrale per il business. Agendo ora, i riassicuratori possono contribuire a ridurre i rischi legati alla natura e incentivare il passaggio a modelli di business più sostenibili, entrambi elementi che saranno parte integrante della transizione verso un’economia positiva per la natura, a zero emissioni e più resiliente.
Il rapporto dell’Associazione di Ginevra illustra i modi concreti in cui i riassicuratori stanno consentendo modelli di business sostenibili in vari settori che dipendono dalla natura.
Jad Ariss, direttore generale dell’Associazione di Ginevra, ha dichiarato: “Le innovazioni assicurative per affrontare le perdite dovute alla natura, sia dal lato degli investimenti che da quello della sottoscrizione, sono davvero notevoli; la sfida per il settore è ora quella di implementarle su scala. Continuando a stringere le giuste partnership – all’interno e all’esterno del settore – e ad applicare le proprie competenze in materia, gli assicuratori hanno il potenziale per dare un contributo importante all’agenda sulla natura“.
L’autrice del rapporto, Maryam Golnaraghi, Direttore Cambiamento Climatico e Ambiente dell’Associazione di Ginevra, ha dichiarato: “Gli assicuratori stanno prendendo sul serio il degrado e i rischi legati alla natura e hanno iniziato a investire nella ricerca, a sensibilizzare e a lanciare soluzioni innovative. Tuttavia, il settore deve comprendere meglio la rilevanza di questi rischi. Inoltre, la diffusione su larga scala di nuove tecnologie climatiche per la decarbonizzazione comporta impatti ambientali potenzialmente gravi, che devono essere gestiti con una visione dell’intero ciclo di vita. I riassicuratori sono nella posizione ideale per condividere la loro esperienza in materia di rischi e incentivare comportamenti più sostenibili”.