Secondo Fitch Ratings, le prospettive dell’industria assicurativa italiana per il 2023 sono in peggioramento per il settore Danni, mentre il Vita rimane neutrale.
Il peggioramento delle prospettive per gli assicuratori Danni è dovuto all’aumento del costo dei sinistri correlato all’inflazione che va a colpire la redditività, in particolare nel segmento auto.
Alberto Messina, direttore delle assicurazioni EMEA di Fitch, ha dichiarato: “Prevediamo che il risultato dell’attività di sottoscrizione per il mercato auto si indebolisca, principalmente a causa dell’aumento del costo medio dei sinistri, poiché l’inflazione elevata si avverte soprattutto sui costi di riparazione dei veicoli e sul costo dei materiali di ricambio. Prevediamo che la frequenza dei sinistri possa tornare ai livelli pre-pandemia”.
L’agenzia di rating sostiene che il business non auto continuerà a crescere anche nel 2023, seppure a un ritmo più lento a causa del deterioramento del contesto macroeconomico che sta riducendo il reddito disponibile dei consumatori.
La prospettiva neutrale per il settore Vita riflette l’opinione di Fitch secondo cui l’aumento dei tassi di interesse, tutto sommato positivo per gli assicuratori vita, persisterà nel 2023 sebbene sarà compensato da una maggiore sensibilità agli spread creditizi governativi dovuta al contesto macroeconomico.