TRA I PILASTRI STRATEGICI DEL GRUPPO DELLA GDO, LO SVILUPPO DELL’ECOSISTEMA DIGITALE HEY CONAD
di Elena Galli
Conad si lascia alle spalle un 2022 in decisa crescita, pur «in una situazione particolare». E si prepara a un 2023 che vedrà lo sviluppo dei quattro pilastri strategici del gruppo (canalizzazione, digitalizzazione, Mdd e sostenibilità), a cominciare dal lancio di Conad «come canale e come mondo digitale».
«Ad aprile», ha annunciato il direttore generale Francesco Avanzini, «partiremo con una campagna di comunicazione dedicata a Hey Conad», un ecosistema avviato nel 2022 (sono attualmente 600 i negozi già coinvolti a livello locale) che vedrà la completa implementazione il prossimo anno, all’insegna di «concretezza, esempi operativi e soluzioni per i clienti, dai servizi di pagamento alla salute» (il gruppo ha in programma un accordo con un primario operatore del settore della sanità privata), dal delivery al tempo libero, al pet care. «Non solo negozi, ma esperienze». E non solo spesa grocery, ma applicazioni e offerte nel mondo dei viaggi enogastronomici o in quello assicurativo. Una piattaforma omnicanale che strizza l’occhio anche al metaverso: «più che altro un mezzo interagire con i target, uno stimolo per capire il futuro e la relazione con le nuove generazioni», ha spiegato Giuseppe Zuliani, direttore customer marketing e comunicazione.E legati soprattutto al mondo digitale saranno anche gli investimenti per la comunicazione, «in aumento rispetto ai 44 milioni del 2022», ha anticipato l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, perché «nei momenti di crisi si deve comunicare di più».
L’insegna, che ha chiuso il 2022 con un fatturato di 18,45 miliardi di euro (+8,5% a/a), si conferma leader nella grande distribuzione italiana, con 3.928 punti vendita, una quota di mercato che ha superato la soglia del 15% e una crescita delle vendite a parità di rete del 4,4%. E si appresta a investire altri 2 miliardi di euro entro i prossimi tre anni, in aggiunta all’1,4 mld dei tre anni passati. Investimenti che si concentreranno su due fronti, ha spiegato Pugliese: «Aiutare la base sociale a sostenere gli aumenti dei costi dell’energia, con interventi su tutti i soci per finanziare gli extra costi. E garantire il potere di acquisto dei consumatori», con un’azione di responsabilità di tutta la filiera e una sospensione degli aumenti dei listini per 4 mesi. E poi, «se ci saranno le possibilità, effettueremo acquisizioni per linee esterne».
Ai risultati del 2022 hanno contribuito in particolare i concept (Parafarmacia, Ottico, Pet Store, distribuzione carburanti), che sono cresciuti dell’8,6% e veleggiano tranquillamente verso un +10% e i prodotti a marchio (Mdd), con un fatturato a 5,4 mld, in crescita del 12,6% a valore rispetto al 2021 e una quota nel canale super al 32,4%. In pratica, «quasi un prodotto su tre venduti di Mdd è Conad», ha spiegato Avanzini.
Tra i concept, da segnalare la Parafarmacia, con 177 esercizi, 125 mln di euro di fatturato, 580 farmacisti impiegati (e «continuiamo ad assumerne», ha sottolineato il direttore generale) e i Pet store, un concept che «cresce del 15-20%, con 120 negozi e nuove aperture in programma». E poi il format di prossimità urbana TuDay, vero e proprio «negozio di servizi. Finora ne sono stati aperti quattro, ma il progetto è di arrivare a qualche centinaio».Nell’ambito dell’impegno di Conad per la sostenibilità rientra inoltre il «grande piano per rendere efficienti dal punto di vista energetico negozi e magazzini». Conad ha infine confermato la leadership anche sul fronte della brand awareness. L’insegna, che nel 2022 ha compiuto 60 anni, continua a essere Top of Mind del settore (21,1%), con una notorietà totale pari al 96,4%.«In una situazione particolare» come il 2022, ha rimarcato l’a.d. Pugliese, «abbiamo registrato un record come quello del mio conterraneo Pietro Mennea». Un record, quello sui 200 metri, imbattuto per vent’anni. Ma c’è un altro campione citato da Pugliese: Sergey Bubka, il primo al mondo a superare i 6 metri nel salto con l’asta. L’atleta fu campione olimpico a Seul 1988 e per sei volte consecutive campione mondiale. E, soprattutto, ritoccò 35 volte il record mondiale della specialità. «Nei prossimi anni noi vogliamo essere come Bubka», ha concluso Pugliese, «avere il coraggio di migliorarsi ogni minuto, ogni giorno, ogni anno e battere 35 volte il proprio record».
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