CHIUSI GLI ACCORDI TRA BPER, POP SONDRIO E UNIPOL. IN ARRIVO L’INTESA BPM-AGRICOLE
di Luca Gualtieri
Sono giorni caldi per le banche italiane sul fronte della bancassurance. Tra ieri e oggi sono arrivate alla firma alcune importanti alleanze in questo segmento, sempre più strategico per gli istituti di credito. Ieri sera Unipol ha annunciato il rinnovo per cinque anni delle partnership con le due banche partecipate, cioé Bper (19,9%) e Popolare di Sondrio (9,5%). Le collaborazioni hanno già una storia ultradecennale alle spalle. Sono infatti stati siglati nel 2009 quando al vertice di Bper e della Popolare di Sondrio c’erano ancora gli storici presidenti Guido Leoni e Piero Melazzini. In quell’occasione, Unipol (dove l’attuale presidente Carlo Cimbri era diventato direttore generale unico da appena un paio di anni) acquisì la maggioranza del gruppo assicurativo Arca, di cui fanno parte le società Arca Vita e Arca Assicurazioni. Anche se l’intesa sarebbe scaduta nel 2019, la compagnia e le due banche hanno scelto di muoversi in anticipo e nel 2017 l’hanno rinnovata per altri cinque anni, arrivando così alla fine del 2022.
Come anticipato da MF-Milano Finanza, le discussioni per un allungamento della partnership sono in corso dalla primavera scorsa, ma un’accelerazione è arrivata nelle scorse settimane. Nel contesto degli accordi annunciati ieri è stata inoltre disciplinata, con la sottoscrizione di contratti autonomi, la distribuzione da parte delle banche anche dei prodotti assicurativi di UniSalute. La conferma degli accordi costituisce un ulteriore tassello di quel terzo polo bancario che sta nascendo attorno a Unipol. Dopo aver raggiunto il 19,9% di Bper e aver espresso l’attuale cda, lo scorso anno la compagnia di Cimbri è salita al 9,5% della Popolare di Sondrio. Proprio l’ex popolare valtellinese è al centro delle speculazioni del mercato, come possibile tassello della strategia di crescita.
Dopo qualche giorno di rinvio, invece, oggi è atteso l’annuncio dell’alleanza tra Banco Bpm e il Credit Agricole sempre sul fronte delle polizze. Nelle scorse settimane la banque verte ha avviato una trattativa in esclusiva con Piazza Meda per arrivare a un accordo nel ramo danni, valutato circa 300 milioni. L’intesa di massima di fatto è già stata raggiunta e, dopo una laboriosa messa a punto, oggi è attesa una formalizzazione. La partita industriale s’intreccia con i futuri assetti proprietari del Banco. A pochi mesi di distanza dal rinnovo del cda, oggi l’Agricole è primo azionista al 9,2%. Anche alla luce di un accordo sulle polizze, l’ipotesi più probabile è che i francesi appoggino la lista del cda che confermerà il ceo Giuseppe Castagna. A suggello dell’alleanza il board potrebbe inserire nella rosa un candidato gradito ai francesi.
Resta aperta invece la gara per individuare il nuovo partner assicurativo di Iccrea. Sul piatto per il gruppo cooperativo romano ci sono le due joint venture Bcc Vita e Bcc Assicurazioni (rami vita e danni) per le quali sinora Iccrea ha avuto come alleato Cattolica. Chiusa in anticipo la partnership con la compagnia veronese (oggi confluita nel gruppo Generali), Iccrea si è rivolta al mercato e sul dossier si sono affacciati diversi operatori italiani e internazionali. Alla finestra ci sarebbero il Leone e la francese Groupama, ma anche la svizzera Helvetia. (riproduzione riservata)
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