AL LAVORO PER CESSIONI CREDITI CON L’1% IN F24. CALCIO, DILAZIONI COME TUTTE LE IMPRESE
di Cristina Bartelli
Nuova giravolta sulla proroga cilas del superbonus, ci sarà. Cessioni crediti con F24 e per le società di calcio dilazione ordinaria su 5 anni ma con aggiustamenti sul diritto penale. Per la proroga Cilas arriva l’ok sia del ministero dell’economia (da sempre favorevole) sia di Palazzo Chigi (che aveva frenato, il 5 dicembre con il niet del sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovambattista Fazzolari) a concedere una riapertura dei termini per la presentazione delle cilas dei condomini e consentire così di continuare a utilizzare anche per il 2023 le detrazioni al 110% e non far scattare la tagliola prevista dal dl aiuti 4 (dl 176/22) del 90%. Sul fronte ben più delicato dello sblocco della cessione crediti, politica e tecnici stanno perfezionando l’ipotesi dell’utilizzo di una percentuale dell’1% dei crediti nei cassetti fiscali delle banche come quota delle somme derivanti da F24 che sono riversate all’erario dal sistema creditizio. L’operazione consentirebbe di liberare le banche e poter riprendere all’acquisto dei crediti attualmente bloccati. «L’ipotesi a cui stiamo lavorando per la proroga», racconta a ItaliaOggi Guido Liris, capogruppo senato FdI e relatore al dl aiuti 4, «è il 31 dicembre ma è un termine mobile. E’ ancora in campo l’ipotesi di una riapertura termini fino a 15 giorni dopo l’entrata in vigore della legge di conversione». Per quanto riguarda la cessione dei crediti Liris conferma che: «la strada maestra per il superamento del blocco è l’utilizzo del F24, lo scoglio di Eurostat e i timori della ragioneria che hanno sollevato criticità sulla soluzione è che si vada a creare un precedente ma basta normare che questo meccanismo sarà utilizzato per una situazione straordinaria».

La politica è comunque al lavoro per un piano B, la ragioneria ha manifestato forti perplessità tirando nuovamente fuori le obiezioni sollevate da Eurostat sul calcolo dei crediti fiscali come debito, se non si dovesse riuscire a sbloccare l’emendamento sugli F24 si guarda a un intervento di Cassa depositi e prestiti come acquirente di ultima istanza sempre della quota dell’1% dello stock di circa 40 mld di euro bloccati nei cassetti fiscali delle imprese, un meccanismo vicino a quello delle cartolarizzazioni. Infine sull’ipotesi di una norma ad hoc sullo spalma debiti delle società di calcio (si veda ItaliaOggi del 6/12/22), il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti è stato netto ieri durante la riunione di maggioranza osservando che sui debiti pendenti delle imprese il Governo ha intenzione di intervenire per tutte le aziende, e non con norme per esigenze di un solo settore. Possibile dunque modifiche nel solco delle disposizioni previste della rottamazione 4 che già ora consentono una dilazione su 5 anni.

Il superbonus cresce meno Asseverazioni rallentate
Giulia Sirtoli
Superbonus, subisce un arresto l’aumento di asseverazioni. A novembre ancora in salita, ma in maniera più contenuta, con un aumento del 3,7% contro il 6% del mese precedente. Gli oneri statali raggiungono quasi i 64 mld di euro, crescendo del 5,6% rispetto a ottobre. Sono ancora i condomini i soggetti più attivi nelle richieste in termini economici. Questi sono alcuni dei risultati calcolati dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), contenute nel bollettino di novembre, pervenuto ieri, che analizza l’utilizzo del bonus edilizio.

Il valore totale degli investimenti edilizi per l’efficientamento energetico agevolati dal superbonus al 30 novembre ammonta a più di 58 mld di euro, un valore in aumento rispetto a quello rilevato nel mese precedente, pari a circa 55 mld. Variazione ancora in positivo, dunque, tra ottobre e novembre, che si attesta attorno al 5,6% in più di valore totale degli investimenti che hanno goduto dell’ammissione alla detrazione legata al superbonus. Conseguentemente, della stessa percentuale sono risultati in crescita gli oneri a carico dello stato, passati dai 60,5 mld di euro portati in detrazione nel mese di ottobre ai quasi 64 mld del mese di novembre (63.92 mld). In generale, è aumentato il numero delle asseverazioni presentate, ma in misura nettamente minore rispetto ai mesi precedenti. Ammontano infatti a 338 mila le cilas (comunicazioni inizio lavori asseverata) presentate questo mese, in aumento del 3,7% rispetto alle 326 mila di ottobre. Tuttavia, come possibile ricavare da un’analisi comparata dei dati forniti mensilmente da Enea, da settembre a ottobre l’aumento delle cilas era stato pari quasi al doppio (+6,1%, essendo passate da 307 mila a 326 mila tra settembre e ottobre). Un arresto forse attribuibile alle modifiche che hanno interessato la misura proprio nel mese di novembre: si ricorda, infatti, che il decreto aiuti 4 (dl 176/2022) ha ridotto al 90% l’aliquota del superbonus, permettendo di godere dell’aliquota originaria solo ai soggetti che hanno trasmesso le cilas entro il 25 novembre, tempistica stretta che ha messo in difficoltà gli operatori.

Infine, i condomini si riconfermano i soggetti più attivi in termini di valore economico degli investimenti, avendo inoltrato a novembre un totale di circa 43 mila asseverazioni che, pur essendo numericamente inferiori a quelle trasmesse da edifici unifamiliari e unità immobiliari indipendenti (rispettivamente 197 mila e 98 mila), si riferiscono a valori più economicamente rilevanti. Valgono infatti più di 26 mld di euro gli investimenti condominiali del mese, contro i 22,4 mld degli edifici unifamiliari e i 9,5 mld delle unità immobiliari indipendenti.
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