Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Continua a correre il mercato della casa, con una crescita delle compravendite ancora a doppia cifra. Non solo: al rialzo partecipa tutto il territorio nazionale, le grandi città così come quelle di provincia, al Nord come al Sud.
Nessun divieto (come era prevedibile) di presentare una lista del consiglio di amministrazione ma paletti (richiami di attenzione) che tentano di ridurre al minimo i rischi. Ieri Consob, dopo settimane di riflessioni, è scesa in campo nella spinosa vicenda Generali che vede contrapposti due fronti in vista della prossima assemblea di aprile che dovrà ridefinire il vertice della compagnia. Da una parte Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio (che ieri è salito al 6,04% comprando 1,2 mln di azioni), insieme alla Fondazione Crt hanno costituito un patto (oggi al 14,59%%), contrapposto a Mediobanca, intenzionati a chiedere nuova governance e nuovo ceo per Generali.
In Italia una persona su sei ha in portafoglio un fondo comune e il rapporto cresce a una su cinque considerando solo gli over 18. In totale si tratta di 11,5 milioni di sottoscrittori stimati dal nuovo Osservatorio di Assogestioni che sulla base degli aggiornamenti a fine 2020 traccia un identikit dei risparmiatori che investono in fondi comuni. L’analisi (incentrata sui soli sottoscrittori diretti, escludendo quindi i comparti gestiti sottostanti a polizze unit linked e gestioni patrimoniali) si differenzia rispetto ai rapporti precedenti dell’associazione presieduta da Tommaso Corcos perché quest’anno per la prima è stata estesa ai fondi esteri (sia di società di gestione italiane sia di operatori internazionali) collocati alla clientela italiana.
È partita la seconda Elite Allianz Bank Lounge, con l’entrata nel network di 16 nuove società selezionate grazie alla collaborazione con Allianz Bank Financial Advisors, la banca rete del gruppo Allianz in Italia. Elite è il network e private market di Borsa italiana, oggi parte di Euronext, che connette le imprese a diverse fonti di capitale per accelerarne la crescita. La prima Lounge, nata dalla partnership fra Elite e Allianz Bank, era stata lanciata due anni fa. Ora le aziende che ne fanno parte sono salite a 30.
- Allianz Powervolley, una maglia per la Scala
Allianz Powervolley Milano ha presentato ieri l’edizione speciale della maglia di gioco Erreà dedicata alla Prima del Teatro alla Scala di Milano del 7 dicembre. Il progetto condiviso tra la società presieduta da Lucio Fusaro, Allianz (che è fondatore permanente della Scala) ed Erreà continua il proprio percorso per connettere valori e sensibilità, iniziative sociali e sportive con l’obiettivo di creare una realtà unica nel suo genere in una città come Milano. A ridosso della Prima della Scala che decreta l’inizio della stagione lirica nel giorno di Sant’Ambrogio, l’Allianz Powervolley Milano scenderà in campo con questa maglia particolare in occasione della partita del 5 dicembre con la Kioene Padova all’Allianz Cloud.
- Generali, la lista del cda e i tre paletti Consob
La Consob individua alcune linee guida per regolare il fenomeno delle «liste del cda», una prassi non prevista dalla legge — e per questo non vietata — che ha preso piede tanto da essere prevista negli statuti di 52 società, con 11 che l’hanno applicata e Generali che la sta per varare. Consob invita le società quotate a rispettare tre paletti: che l’iter per la lista sia «trasparente», con procedura nota ex ante e riunioni verbalizzate (che Generali ha adottato). Il secondo paletto riguarda la valorizzazione degli consiglieri indipendenti nel comitato per la lista: devono essere «ben rappresentati» e la loro indipendenza deve essere verificata prima dell’avvio dei lavori sulla lista. Per scongiurare collegamenti tra le liste, infine, i consiglieri espressione di un socio, devono evitare di partecipare ai lavori per la «lista del cda» e il soci o i suoi manager non devono far parte della lista del board, se il socio presenta anche una propria lista.
- Generali, da Consob via libera con paletti alle liste del cda
Sostanziale disco verde della Consob alle liste del cda. Sollecitata dai quesiti di Francesco Gaetano Caltagirone sulla lista del consiglio uscente per il rinnovo 2022 (e già attiva sul dossier), per il momento la Commissione non ha preso posizione sul caso specifico e ha rilanciato la palla al mercato, sottoponendo un “Richiamo di attenzione” per sondarne gli umori. Poi deciderà. Tuttavia, buona parte delle indicazioni che propone agli operatori sono nella direzione già presa dal Leone di Trieste. Sui quesiti specifici di Caltagirone, importante azionista della compagnia con una quota del 6,74%, è attesa una risposta puntuale a breve, probabilmente entro fine anno. L’imprenditore romano, che ha stretto un patto di consultazione insieme a Leonardo Del Vecchio e a Fondazione Crt (complessivamente sono al 14,59%) ha sollevato vari dubbi sulla legittimità del consiglio uscente di Generali di presentare all’assemblea di aprile una lista per il prossimo cda, in quanto espressione dell’azionista di maggioranza relativa (Mediobanca) che per di più si è ulteriormente rafforzata prendendo a prestito titoli con diritto di voto (ora è al 17,22%). Ieri intanto la Commissione – con tre voti a favore e due contro, secondo indiscrezioni – ha affrontato il voto di lista da un punto di vista generale. Decisione sofferta, tanto che la stessa Consob sottolinea la procedura anomala, ricordando che i Richiami di attenzione non sono materia «da sottoporre alla consultazione», ma motiva la scelta con la delicatezza della materia, dando tempo al mercato fino al 17 dicembre per pronunciarsi.
- Fisco agevolato e semplicità per lanciare i fondi pensione
I fondi pensione sono una soluzione e un’opportunità per il sistema Italia, in particolare per quanto riguarda gli investimenti nell’economia reale, in grado di rendere più competitive le imprese italiane ed estendere l’occupazione. Per questo è necessario intervenire per aumentare le adesioni alla previdenza complementare semplificando e accentuandone la fiscalità. Questi i messaggi emersi dall’Assemblea di Assofondipensione, l’associazione degli strumenti negoziali che si è svolta ieri presso la sede della Luiss Guido Carli, a Roma.
- Generali, Consob non decide: consultazione sulla lista del cda
Il collegio Consob ha deciso di non decidere su Generali. Ieri il collegio si è riunito e ha votato a maggioranza (non all’unanimità) la scelta di indire una consultazione di mercato sui rischi connessi alla presentazione di una lista da parte del board uscente di una società, come sta avvenendo in Generali. Nei fatti la scelta dell’Authority dilata i tempi del confronto, non boccia di per sé la lista del consiglio ma al tempo stesso pone alcuni paletti al processo di elaborazione. Ma c’è anche un altro aspetto singolare che ha subito destato interrogativi fuori e dentro Consob, dove c’è chi ritene che l’Autorità abbia deciso di avvalersi di strumenti in contraddizione tra di loro. Nella consultazione pubblicata, infatti, vengono usate le raccomandazioni contenute nel richiamo di attenzione che lo stesso collegio aveva esaminato e poi bocciato nelle scorse settimane. Bocciatura legata anche al fatto che un richiamo di attenzione presuppone una certezza di quadro normativo, ricordando al mercato come applicarlo. Nel caso della lista del cda uscente, invece, c’è un vuoto normativo in Italia, ed è stata ammessa in quanto prassi diffusa (è negli statuti di 52 società).
- Aon, i manager italiani temono lo stop all’attività
Aon aggiorna la mappa dei rischi globali. Il riassicuratore ha pubblicato ieri il Global Risk Management Survey 2021 . Edizione che ha coinvolto più di 2.300 manager di aziende pubbliche e private (di questi 164 avevano base in Italia), che hanno tracciato la loro personale classifica. E a quanto pare nel nostro Paese, a differenza che nel resto del mondo, il timore che serpeggia di più è l’interruzione dell’attività. Paura che, evidentemente, rispecchia le conseguenze di quanto patito per colpa della pandemia da Covid 19.
- La Sanità integrativa guarda alla telemedicina, ma serve dialogo con Ssn
Lo tsunami della pandemia sta accelerando il ricorso alla telemedicina, una strada dalla quale la Sanità non può tornare più indietro come dimostra anche il miliardo stanziato dal Pnrr. E così dopo le esperienze a macchia d’olio nel Servizio sanitario anche nel mondo dei Fondi sanitari integrativi si comincia a muovere qualcosa: un fondo su tre ha messo infatti in pista soluzioni di medicina a distanza, ma il rischio è che resti una esperienza “isolata” specie se non messa in grado di dialogare con il Ssn. Questo il quadro emerso durante la prima giornata di Connext che ha acceso i riflettori sulle «Potenzialità dei servizi di medicina a distanza nell’ambito della sanità integrativa». Una iniziativa promossa dal Fasi, il Fondo dei dirigenti industriali, che ha presentato anche una indagine condotta su un campione rappresentativo dei Fondi dalla quale emerge che solo il 29% ha adottato soluzioni “stabili” di medicina a distanza, rilevando una grande frammentazione.
- Allianz vuole aumentare i dividendi annuali