Professionisti non ordinistici esclusi dalla nuova tutela sulla malattia. La novità introdotta con un emendamento alla legge di bilancio, che concede una proroga automatica dei termini delle scadenze a un professionista malato, è infatti dedicata solo ai professionisti iscritti agli albi. Sarebbero esclusi, ad esempio, i tributaristi, categoria che trova la sua base giuridica nella legge 4/2013. A evidenziare la stortura è l’Istituto nazionale dei tributaristi (Int), con una nota diffusa ieri.
L’emendamento alla legge di bilancio garantisce una proroga di 30 giorni dal termine delle cure o dalla fine del ricovero per le scadenze del professionista malato. Nella relazione all’emendamento viene specificato come con il termine professionista si intenda «la persona fisica che esercita come attività principale una delle attività di lavoro autonomo per le quali è previsto l’obbligo di iscrizione ai relativi albi professionali». Fuori quindi, almeno a leggere le attuali bozze delle relazioni, gli autonomi ricompresi nel sistema delle associazioni professionali di cui alla legge 4/2013 (il cui elenco è tenuto dal Mise), tra cui appunto i tributaristi. Secondo l’Int questa decisione rappresenta «una grave discriminazione. Non riesco proprio a comprendere», le parole del presidente dell’Istituto Riccardo Alemanno, «questo atteggiamento su un tema sociale così importante e delicato, come se malattia o infortunio riguardassero solo taluni soggetti e non l’intero mondo professionale».
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