La parità di genere è non solo uno degli obiettivi del Pnrr ma anche un tema che sta molto a cuore al premier Mario Draghi. Nel 2022 un riflesso di questo clima potrebbe osservarsi anche nelle grandi partite finanziarie. Sinora ai vertici dei grandi intermediari italiani non si sono viste molte donne: a parte Stefania Bariatti e Patrizia Grieco a Mps, Flavia Mazzarella in Bper o Elena Goitini alla Bnl la lista non è molto lunga. Vero è che nel corso del prossimo anno si libereranno poltrone di peso per le quali si potrebbero immaginare candidature rosa. C’è per esempio la presidenza delle Generali che arriverà a scadenza in primavera e per la quale (come per la casella del ceo) è in corso un acceso confronto tra i soci storici. In questo contesto una conferma dell’attuale numero uno Gabriele Galateri è tutt’altro che scontata e l’individuazione di una candidata equidistante dai contendenti potrebbe favorire il compromesso. Tra i nomi che circolano c’è quello di Patrizia Grieco che, con i due anni al vertice del Monte, si è guadagnata agli occhi del governo i galloni del civil servant e che potrebbe incassare luce verde dei soci storici e degli istituzionali. In primavera verrà rinnovato anche il vertice di Intesa Sanpaolo e la conferma del ceo Carlo Messina è fuori discussione. Anche il numero uno Gian Maria Gros-Pietro potrebbe ottenere il via libera al terzo mandato, benché nella compagine azionaria abbia iniziato a circolare l’ipotesi di una presidenza rosa. Nomi? A qualche socio non dispiace quello di Alessandra Perrazzelli, oggi membro del direttorio e vice direttrice generale della Banca d’Italia.
Fonte: