Durante il 2020 nell’Unione Europea 18.849 persone hanno perso la vita a seguito di
incidente stradale, con una diminuzione del 37% rispetto al 2010.
Come noto, nel 2010 l’Unione Europea ha rinnovato l’impegno di migliorare la sicurezza stradale fissando un nuovo obiettivo di riduzione del 50% delle vittime della strada da raggiungere nel 2020, partendo dai livelli del 2010.
Nel 2020 18.849 persone hanno perso la vita a seguito di incidente stradale, con una diminuzione del 37% rispetto al 2010. Rispetto al 2019 la diminuzione è stata pari al 17%.
Un ruolo certamente importante nella diminuzione del numero di morti nel corso dell’ultimo anno è stato purtroppo ricoperto dalla pandemia da Covid-19 che ha provocato chiusure di attività e restrizioni negli spostamenti più o meno diffusi in tutte le parti del mondo. Si pensi che tra il 2018 ed il 2019 il numero di morti nell’Unione Europea era sceso solo del 3%, e di solo il 6% nell’intero periodo 2013-2019.
In nessun Paese, nel 2020, il numero di decessi ha superato quello del 2010. Solo uno Stato membro dell’UE ha raggiunto l’obiettivo e ha persino fatto meglio: la Grecia, con una riduzione del 54% delle vittime della strada rispetto al 2010. Portogallo, Spagna, Croazia, Belgio, Slovenia, Italia, Lituania, Bulgaria, Danimarca, Austria e Ungheria hanno registrato un calo al di sopra della media UE (37%), mentre gli altri paesi hanno migliorato in misura minore. Il progresso più lento è stato nei Paesi Bassi con una diminuzione del 5%.
Si sono verificati 56.305 decessi in meno sulle strade dell’UE nel decennio appena trascorso rispetto a quelli che ci sarebbero stati se ogni Stato membro avesse continuato a registrare ogni anno lo stesso numero di vittime del 2010. 33.784 vite in più avrebbero potuto essere salvate se fosse stata mantenuta una riduzione annuale del 6,7%, e l’obiettivo UE di dimezzamento delle vittime della strada fosse stato quindi raggiunto.
Nel 2020 ci sono state circa 10.842 vittime della strada in meno rispetto al 2010 in Europa, ma avrebbero dovuto essere 14.846 in meno se il ritmo annuale di riduzione si fosse mantenuto, come previsto inizialmente dall’obiettivo, attorno al 6,7% ogni anno. Nel 2020 sarebbero stati necessari 4.004 morti in meno per centrare l’obiettivo prefissato.
L’Italia, con 2.395 decessi nel 2020 contro i 4.114 del 2010 (-41,78%), si colloca in 7a posizione nella classifica dei Paesi più virtuosi. Il calo della mortalità nel nostro Paese è superiore rispetto all’andamento medio europeo.
Nel periodo 2010-2020 l’UE27 ha complessivamente totalizzato un calo del numero di morti pari al 36,52%, avvicinandosi all’obiettivo 2020 senza tuttavia raggiungerlo. Tra i singoli Paesi si evidenziano Grecia (-54%), Portogallo (-47,2%), Spagna (-44,9%) e Croazia (-44,4%). L’Italia si trova anche alle spalle di Belgio e Slovenia, ma al di sopra della media europea . Tutte le Nazioni presentano percentuali in calo, i Paesi Bassi sono in fondo alla classifica con un decremento di appena 4,7%.
Rispetto al 2019, l’Unione Europea si attesta ad una diminuzione del numero delle vittime pari al 17,19%; i Paesi con un calo maggiormente apprezzabile sono la Bulgaria (-26,27%), il Belgio (-25,08%), Malta (-25%) ed Italia (-24,52%). Alcuni Stati presentano un incremento: il Lussemburgo (+18,18%), l’Estonia (+15,38%), l’Irlanda (+6,43%), la Lettonia (+5,3%) ed infine la Finlandia (+4,74%). Tutte le altre nazioni presentano variazioni percentuali in diminuzione.
Fonte: ACI