ASSORETI: IL 97% DELLA RACCOLTA DI NOVEMBRE (3,8 MLD) PROVIENE DALL’ASSET MANAGEMENT
di Marco Capponi
Le reti di consulenza fanno l’en plein col risparmio gestito, a riprova della forte attrattività che per quasi tutto l’anno ha spinto gli investitori a togliere la liquidità dal materasso e affidarla alle cure dei money manager. A novembre, su un totale di 3,8 miliardi di euro raccolti, il 97% è riconducibile a soluzioni di asset management: fondi comuni, gestioni individuali e prodotti assicurativi e previdenziali hanno totalizzato nel periodo 3,7 miliardi d’afflussi. A fotografare questi numeri è stato il periodico censimento mensile di Assoreti, associazione presieduta da Paolo Molesini, che ha mostrato anche come nel periodo sia avvenuto un ulteriore deflusso di liquidità da conti correnti e di deposito, pari a 746 milioni. La raccolta totale di novembre, nel suo complesso, è aumentata su base annua del 19,3%.

Da gennaio gli afflussi delle reti di consulenza hanno superato così la soglia dei 50 miliardi, dei quali 37,5 sono riconducibili alla componente gestita. Per comprendere il boom del 2021, tra gennaio e novembre del 2020 la raccolta totale era stata di 37,7 milioni, equamente distribuiti peraltro tra gestito (18,3) e amministrato (19,3). A novembre i flussi principali hanno interessato le polizze unit-linked, in attivo per 851 milioni (9,3 miliardi da gennaio). In totale, prodotti assicurativi e previdenziali hanno portato nel periodo 1,7 miliardi. Importante anche il contributo delle multiramo: 647 milioni a novembre e 6 miliardi negli 11 mesi. Positivo poi l’apporto dei fondi: 1,1 miliardi (14,4 da inizio anno) trainati ancora una volta dai fondi aperti esteri (645 milioni). In ripresa i fondi italiani, passati da un negativo di 3 milioni di ottobre a un attivo di 230 milioni il mese successivo. Lato gestioni patrimoniali, la loro raccolta nel mese è stata pari a 962 milioni (6,7 miliardi negli 11 mesi), con una predominanza di gestioni in fondi (gpf), con flussi pari a 784 milioni. Confermato anche a novembre il predominio dei consulenti rispetto al tradizionale sportello bancario. Su un totale di 3,5 miliardi raccolti dal sistema dei fondi aperti censito da Assogestioni (comprensivo quindi di reti e sportelli) le reti hanno rappresentato il 96% della cifra complessiva (3,3 miliardi). Da inizio anno i consulenti hanno intascato solo coi fondi 35 miliardi, quasi il 60% dei 59 raccolti dall’intera industria del risparmio gestito. «Il rapporto di fiducia e trasparenza tra consulenti e famiglie trasforma il risparmio in investimento sano», ha commentato Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti, aggiungendo che «a fronte di risultati in continua crescita resta centrale la sfida di consolidare e preservare un rapporto che è motivo d’essere dell’intera industria e motore d’evoluzione del sistema e della figura professionale del consulente, anche nell’interesse del Paese».

A livello di singole società di gestione campione di raccolta mensile si è confermato il gruppo Fideuram: le sue divisioni Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Iw Bank e Sanpaolo Invest Sim hanno registrato afflussi mensili per 1,1 miliardi e 997 milioni riconducibili al gestito. In seconda piazza per afflussi mensili Banca Generali: 810 milioni e 605 sull’asset management. Terzo gradino del podio per Allianz Bank: 523 milioni di afflussi, di cui 379 sul gestito. Lato asset management, escludendo quindi liquidità e amministrato, c’è però chi ha fatto meglio: Fineco, che alla voce gestito ha raccolto 559 milioni (482 il totale) e Banca Mediolanum (551 milioni il gestito, 396 il complessivo). Estendendo l’analisi sull’orizzonte degli 11 mesi, Fideuram ha consolidato la prima piazza avvicinandosi alla soglia dei 15 miliardi totali (quasi 10 nel gestito). Medaglia d’argento a Fineco, con 8,7 miliardi complessivi e 6,3 nell’asset management. A chiudere il terzetto compare Banca Generali: 6,8 miliardi totali, 4 dei quali riconducibili a fondi, gestioni e polizze. (riproduzione riservata)
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