di Ugo Brizzo
Prosegue il rafforzamento di Leonardo Del Vecchio nel capitale delle Generali. Secondo alcuni filing model di internal dealing depositati ieri, tra l’8 e il 9 dicembre scorso Delfin – holding d’investimento che fa capo all’imprenditore di Agordo – ha rilevato sul mercato poco più di un milione di azioni della compagnia triestina (lo 0,06% circa), portando la propria partecipazione complessiva nel Leone al 6,3%. Nuovi acquisti che portano dunque al 15,58% il pacchetto di azioni su cui potrà contare in assemblea il patto di consultazione che comprende anche Francesco Gaetano Caltagirone (7,81%) e la Fondazione Crt (1,47%).
Sempre ieri, nel frattempo, nel tentativo di fare chiarezza sulle presunte divergenze di vedute che secondo indiscrezioni di stampa degli ultimi giorni sarebbero sorte all’interno del consiglio della Fondazione Crt in merito alla strategia sul dossier Generali, in una nota l’ente presieduto da Giovanni Quaglia ha messo nero su bianco che la fondazione «opera costantemente in maniera lineare e condivisa nella gestione delle partecipazioni che costituiscono il proprio patrimonio, e questo vale ovviamente anche per la partecipazione in Assicurazioni Generali, su cui il cda ha sempre deciso all’unanimità». Un metro di valutazione che, stando alla nota dell’ente torinese, ha accomunato anche le scelte del Consiglio d’Indirizzo. (riproduzione riservata)
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