di Michele Damiani
Il Superbonus porterà a un incremento occupazionale di 100 mila addetti. L’impatto sul pil sarà di 3 punti percentuali, con una crescita stimata di 63 miliardi di euro. I numeri sono stati raccolti e pubblicati dall’agenzia per il lavoro Orienta, attraverso una nota diffusa ieri. Il report Orienta analizza in particolare gli effetti sul mercato del lavoro e sulle professionalità che saranno maggiormente coinvolte dalla misura.
Secondo l’osservatorio Orienta, i settori e gli ambiti che saranno più coinvolti dal Superbonus saranno soprattutto quelli dell’edilizia e settori collegati, come l’ambito assicurativo, gli esperti e consulenti fiscali e legali, le società di progettazione e manutenzione, società finanziarie, amministratori di condominio, commercialisti. Nello specifico le professioni più richieste sono: periti industriali e termotecnici, collaudatori, ingegneri, geologi, cappottisti, progettisti impianti tecnologici, e altre figure connesse. Andando nel dettaglio, l’agenzia in queste ultime settimane ha registrato percentuali di aumento di richieste di alcune tipologie di lavoratori legati in qualche modo all’agevolazione, tra cui: elettricisti (+ 13%), idraulici (+8%), caldaisti (+6%), operai edili e produzione materie edili (+6%), ingegneri (+5%), amministrativi (+4%), geometri (+3%), serramentisti (+3%), termoidraulici (+3%), carpentieri (+ 3%), contabili (+3%). Si prevede, inoltre, per il 2021 un impatto con percentuali a due cifre. Andando ad analizzare i dati macro, si stima un impatto sul pil di 3 punti percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro e una media di incremento occupazionale di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto (stima Ance, Associazione nazionale dei costruttori). «Se a questi numeri aggiungiamo», si legge nella nota Orienta, «le risorse che lo Stato prevede di investire in infrastrutture per un valore stimato di 190 miliardi per i prossimi 10 anni (grazie anche alle risorse e ai fondi europei), le prospettive del settore sono ampiamente in rialzo».
«Il super bonus del 110% sul valore delle ristrutturazioni edilizie, sia a livello infrastrutturale che per l’edilizia residenziale, avrà un forte impatto sullo sviluppo economico del paese e l’intero settore delle costruzioni svolgerà un ruolo significativo come traino della ripresa con evidenti impatti positivi sul piano occupazionale», le parole di Giuseppe Biazzo, amministratore delegato Orienta. «Il mercato del lavoro del comparto, compreso tutto l’indotto e i settori collegati, trarranno un enorme beneficio sia in termini quantitativi, con oltre 100 mila nuovi occupati l’anno, ma anche in termini qualitativi, tenuto conto dell’impatto sulle politiche energetiche e ambientali, il ricorso a nuove tecnologie e la conseguente domanda di profili professionali maggiormente qualificati».
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