Tra le Pmi italiane, oggi 1 capo azienda su 2 ha più di 60 anni e addirittura 1 su 4 è un over 70.

C’è poi la questione della scarsa apertura all’esterno, con solo il 24% delle aziende indagate che nel proprio board ha un consigliere proveniente da fuori l’azienda. Tutti fattori che limitano la crescita sul mercato e, di conseguenza, frenano la ripartenza del nostro Paese dopo una fase economica molto dura. È questa la situazione descritta dall’Osservatorio sulla governance delle Pmi promosso da Banca Generali con Sda Bocconi, presentato insieme a Pwc TLS e Cerved, dopo un anno di indagine e analisi di oltre 5700 Pmi italiane con fatturato superiore a 50 milioni.

“Oggi più che mai occorre adottare un approccio olistico nel piano di tutela dei patrimoni familiari, considerando non solo gli aspetti finanziari ma anche quelli non finanziari come ad esempio l’impresa. Il nostro impegno con questo progetto va quindi oltre il semplice sostegno alla ricerca, ma vuole essere un nuovo asset da mettere a disposizione dei nostri clienti-imprenditori per aiutarli a ottimizzare la governance della propria impresa di famiglia” ha commentato in una nota Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali.

Il professor Alessandro Minichilli, Direttore del Corporate Governance Lab SDA Professor e Professore Associato Università Bocconi, ha sottolineato che l’Osservatorio fa emergere “la necessità di un salto culturale per portare alle Pmi la consapevolezza che una buona governance migliora la reputazione e, di conseguenza, le performance dell’azienda. Molti imprenditori si stanno rendendo conto che le banche e i potenziali investitori/partner guardano alla governance più di quanto non succedesse in passato”.

Questo fattore trova risposta nella crescita degli investimenti ESG che stanno trovando sempre più spazio anche nel risparmio privato, non solo per via della loro maggiore capacità di resilienza.

Tra i macrotrend di questi investimenti (Environment, Social e Governance) è proprio la G di Governance quella ad interessare maggiormente gli investitori, come ha confermato Ragaini: “In ambito sostenibilità, oggi la G dell’acronimo Esg è forse il termine meno pubblicizzato. In realtà la governance rappresenta una parte fondamentale per il sano sviluppo di ogni azienda. D’altra parte una buona governance è la base di partenza per valutare la solidità di una azienda e stiamo quindi parlando di un aspetto che qualunque investitore prende in primaria considerazione”.

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