Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Anche l’Ivass e l’Antitrust vengono chiamate in campo per Prima Assicurazioni dai consumatori di Konsumer dopo l’arresto del fondatore Alberto Genovese, accusato di violenza sessuale, spaccio di droga e sequestro di persona. La questione non riguarda la posizione di Genovese in Prima, dove resta comunque il principale azionista con il 55,31% dopo essersi dimesso dalla carica di ceo e presidente subito dopo l’arresto lasciando la gestione nelle mani di George Ottathycal Kuruvilla. Anche perché Prima non è una compagnia di assicurazione ma un intermediario assicurativo che distribuisce prodotti di altre compagnie e la disciplina che riguarda gli azionisti è meno stringente di quella che riguarda le assicurazioni. Nessun problema quindi sul fronte dell’azionariato di Prima Assicurazioni, dove tra l’altro hanno un peso rilevante colossi come Blackstone e Goldman Sachs, che nel 2018 hanno partecipato a un maxi-round di investimento di 100 milioni di euro per la start up insurtech. Ma intanto il dossier di Prima è finito sulla scrivania dell’autorità di controllo della assicurazioni e soprattutto di quella della concorrenza, a proposito più in particolare dei rapporti di Genovese, con Facile.it, il sito comparatore (di assicurazioni, mutui o prestiti) fondato dalla stesso manager e venduto nel 2014 al fondo inglese Oakley per 100 milioni e poi, nel 2018, al fondo svedese Eqt per 400-450 milioni.
Il superbonus del 110% sui lavori edilizi sarà prorogato oltre il termine del 31 dicembre 2021, ma si sta pensando ad una norma a rubinetto, che consenta di aprire e chiudere velocemente la fruibilità dei crediti d’imposta in funzione del costo che questa misura agevolativa presenta per l’erario. Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha stimato infatti un costo intorno ai 10 miliardi di euro per ogni anno di proroga. Una misura importante per il rilancio dell’edilizia e di tutto il sistema economico, quindi, ma in grado anche di affondare i conti pubblici. Da qui la prudenza nell’approvazione di una proroga, richiesta da tutte le categorie coinvolte nell’operazione, compresi gli amministratori di condominio.
- In Europa crollano le immatricolazioni: in un anno 13,5% in meno
Ancora crisi nera per il mercato dell’auto in Europa, uno dei comparti più colpiti dagli effetti della pandemia. Secondo i dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori del Vecchio continente, novembre si è chiuso con poco più di 1 milione di immatricolazioni: il 13,5% in meno dello stesso mese del 2019. Da gennaio a novembre sono state vendute 10.746.293 con una flessione del 26,1%. I costruttori sperano negli incentivi, anche per scongiurare, secondo l’Unrae, la sigla che riunisce i costruttori esteri, un’emorragia di 30 mila posti di lavoro in Europa. Quali sono le previsioni per il 2021? «Le previsioni, a fronte di un 2020 che dovrebbe chiudersi con 1.380.000 immatricolazioni — spiegano dal Centro Studi Promotor dove danno per quasi certi i nuovi incentivi — variano da 1.435.000 immatricolazioni qualora si verifichi comunque una terza ondata di pandemia a 1.735.000 qualora non vi siano una terza ondata».
- Citi, sede unica in un palazzo Generali
Il trasferimento è alle porte. Citi sarebbe pronta, infatti, a traslocare nel rinnovato palazzo di piazzetta Bossi 3 di proprietà di Generali Real Estate. Un modo per unire le due sedi di via dei Mercanti e viale Brenta in un unico edificio nel cuore del quartiere finanziario milanese dietro piazza Scala. L’operazione conferma l’interesse per uffici moderni e centrali, da parte sia dei tenant sia degli investitori che operano sul mercato immobiliare italiano.
- Bpm, prove di patto in vista dell’M&a
Prove di alleanze nell’azionariato di BancoBpm. A quanto risulta a Il Sole 24Ore alcuni soci di riferimento stanno infatti ragionando sulla costruzione di un patto di consultazione in vista dell’attesa fase di consolidamento in cui è destinata a essere coinvolta l’ex popolare. Il nocciolo duro a cui si sta lavorando vedrebbe coinvolti alcuni soggetti appartenenti in particolare al mondo delle Fondazioni: tra queste ci sarebbe la Fondazione Crt, detentrice di una quota attorno all’1,8%, Fondazione CariLucca, accreditata di una partecipazione attorno all’1,24% e CariAlessandria, vicina allo 0,5%. Assieme a loro anche Fondazione Enpam, la Cassa previdenziale dei medici, che può contare su una quota dell’1,95%, secondo i dati del verbale assembleare dello scorso aprile. Nel complesso, dunque, il patto di consultazione dovrebbe pesare in questa fase attorno al 5-6% circa di capitale. Il progetto non vede coinvolta CariVerona, che sul tema ha declinato ogni commento.
- L’autorità di regolamentazione assicurativa dell’UE propone modifiche alle norme sul capitale