Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali
Nei primi nove mesi del 2020 la pandemia di Covid-19 ha provocato un brusco arresto del credito al consumo, con le erogazioni che si sono ridotte di circa un quarto (-24,8%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia. Nel terzo trimestre dell’anno si è registrato un parziale recupero, in linea con il graduale miglioramento degli indicatori macroeconomici durante i mesi estivi e con l’allentamento delle misure a contenimento della pandemia in atto. Stando a quanto riportato nella relazione redatta congiuntamente dalle associazioni, nei primi nove mesi dell’anno sono inoltre cresciute le erogazioni complessive di mutui immobiliari, trainate dal boom delle surroghe. In aggiunta, con l’arrivo della seconda ondata di contagi, i flussi di credito al consumo stanno mostrando un nuovo peggioramento, sebbene con cali più contenuti rispetto a quelli registrati in primavera.
L’Inail, con la circolare 22 del 20 maggio 2020, ha chiarito che in questi casi l’onere della prova non sussiste in capo al lavoratore, in quanto la giurisprudenza è costante nel ritenere che basti la cosiddetta presunzione semplice. Quanto ai termini entro i quali il dirigente è obbligato a presentare la denuncia di infortunio, essi sono fissati dall’articolo 53, del Testo unico sugli infortuni sul lavoro, in due giorni da quello in cui il datore di lavoro abbia avuto notizia dell’infortunio da Covid-19.
- Consob: solo il 19% investe nella finanza sostenibile
Cresce l’attenzione per gli investimenti sostenibili e per i fattori Esg (che privilegiano aspetti di natura ambientale, sociale e di governance), ma più della metà degli investitori e il 45% dei consulenti «dichiara di non avere nemmeno una conoscenza di base dei prodotti finanziari responsabili». È quanto emerge da un’indagine presentata ieri dalla Consob. Anche se il 40% dei clienti sostiene di tenere molto in considerazione gli impatti ambientali e sociali dei propri comportamenti nelle scelte finanziarie, solo il 19% dichiara di detenere in portafoglio prodotti finanziari sostenibili.
- Istat: il 61% delle imprese vede calo di fatturato anche nel 2021
Poco più di sei imprese su dieci, vale a dire il 61%, prevedono perdite di fatturato nel periodo dicembre 2020-febbraio 2021 (su base tendenziale). Nel 40% dei casi la riduzione prevista è tra il 10 e il 50%, nel 15% circa supera addirittura il 50 per cento. Le aspettative negative sono diffuse essenzialmente nei settori, purtroppo, già colpiti dalla crisi, ossia servizi di alloggio, ristorazione, agenzie di viaggio e tour operator, attività sportive, di intrattenimento e divertimento, creative e artistiche. Tra i “rischi operativi” più temuti dalle aziende nei prossimi mesi c’è «una crisi seria di liquidità nella prima metà del 2021»; e ripercussioni pesanti si stanno avvertendo anche sui piani di sviluppo di breve periodo che, scrive l’Istat, risultano «compromessi» per oltre tre imprese su quattro e la contrazione della domanda, in particolare quella domestica, è l’aspetto che pesa maggiormente (e tocca da vicino pure il made in Italy, dove si registrano punte di sofferenza in particolare nei comparti di abbigliamento, tessile, fabbricazione di mobili).
- Andia, Paolo Aicardi confermato al vertice
Paolo Aicardi è stato riconfermato, per il triennio 2020-2022, Presidente di Andia. L’Assemblea dell’Associazione Nazionale Dirigenti Imprese Assicuratrici, la prima associazione in Italia per numero di associati in servizio e per presenza attiva nelle imprese di assicurazione, ha infatti rinnovato i vertici dell’Associazione e nominato Dario Scrosoppi vice presidente.
- Allianz, i nuovi rischi del dopo Covid: cyber, ambiente e insolvenze
I principali rischi che manager e amministratori dovranno affrontare nel 2021? Saranno quasi tutti collegati alle conseguenze della pandemia da Covid 19. È questo il responso contenuto nel consueto report di Allianz che ogni anno mappa la nuova matrice dei rischi aziendali. In particolare, secondo Allianz Global Corporate & Specialty (Agcs) nel 2021 si «dovranno affrontare una serie di nuovi rischi a causa di insolvenze, minacce informatiche e adempimenti ESG». E questo perché la pandemia da Covid-19 ha creato un ambiente altamente volatile e incerto per le imprese ponendo tutta una nuova serie di tematiche. A partire dall’esposizione all’insolvenza, alle crescenti minacce alla sicurezza informatica e alla persistente attività di class action. Riguardo quest’ultimo aspetto, per Agcs, nel 2021 le imprese dovranno «essere preparate ad affrontare controversie causate da eventi che possono derivare da fattori scatenanti come la scarsa attenzione alla diversity o alla sustainability, oppure derivanti dalla sottovalutazione o errori da interpretazione dei rischi legati al Covid-19».
- Superbonus, asseverazioni al centro dei nuovi controlli
La circolare 24/E dell’agenzia delle Entrate, in materia di superbonus, ricorda che, trattandosi di una normativa di particolare favore, il decreto Rilancio, in aggiunta agli adempimenti ordinariamente previsti per le detrazioni spettanti per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, introduce un sistema apposito per evitare comportamenti non conformi.Questo controllo si esplica tramite la procedura dell’articolo 119: nei commi 13 e 13-bis è contenuto l’obbligo dell’asseverazione, che deve essere riferita sia all’intervento tecnico che alla congruità delle spese preventivate. Viene rilasciata dal tecnico abilitato e attesta i requisiti tecnici sulla base del progetto e dell’effettiva realizzazione; deve attestare anche la congruità delle spese, determinata facendo riferimento ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle Camere di commercio locali o, in difetto, ai prezzi correnti di mercato, in base al luogo di effettuazione degli interventi. Il comma 14 istituisce l’obbligo di una polizza assicurativa dedicata con massimale adeguato al numero delle asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati. Inoltre, viene direttamente ricordato dalla legge che, ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali ove il fatto costituisca reato, ai soggetti che rilasciano attestazioni e asseverazioni infedeli si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 2mila a 15mila euro, per ciascuna attestazione o asseverazione infedele resa.
- Infortuni, impresa responsabile anche per una sola trasgressione
Imprese responsabili in materia di reati colposi anche per una sola violazione. Infatti, in materia di responsabilità amministrativa degli enti per reato di lesioni personali aggravate dalla violazione della disciplina antinfortunistica, la Cassazione (sentenza n. 29584 della Quarta sezione penale) ha affermato che l’interesse, come criterio di imputazione oggettiva della responsabilità, può esistere anche in relazione a una trasgressione isolata dovuta ad un’iniziativa estemporanea, senza la necessità di provare la natura sistematica delle violazioni antinfortunistiche, quando altre evidenze dimostrano il collegamento tra violazione e interesse dell’ente. La Cassazione, nell’affrontare il ricorso presentato da una società sanzionata sul piano pecuniario per violazione del decreto 231 del 2001, osserva che la sistematicità della violazione non deve essere considerata come un elemento tipico della fattispecie di illecito ascrivibile all’ente: «L’articolo 25 septies non richiede la natura sistematica delle violazioni della normativa antinfortunistica per la configurabilità della responsabilità dell’ente derivante dai reati colposi ivi contemplati».
- Assicurazione: il mondo del brokeraggio in fermento
Il settore è teatro di transazioni multiple con fusioni, cambiamenti di mano o sviluppi internazionali. Suscita l’appetito dei fondi, come ha appena dimostrato l’acquisizione
di Santiane della Latour Capital nell’assicurazione sanitaria.
- Allianz prevede meno perdite legate al Coronavirus nell’industria cinematografica