di Anna Messia
Anche l’Ivass e l’Antitrust vengono chiamate in campo per Prima Assicurazioni dai consumatori di Konsumer dopo l’arresto del fondatore Alberto Genovese, accusato di violenza sessuale, spaccio di droga e sequestro di persona. La questione non riguarda la posizione di Genovese in Prima, dove resta comunque il principale azionista con il 55,31% dopo essersi dimesso dalla carica di ceo e presidente subito dopo l’arresto lasciando la gestione nelle mani di George Ottathycal Kuruvilla. Anche perché Prima non è una compagnia di assicurazione ma un intermediario assicurativo che distribuisce prodotti di altre compagnie e la disciplina che riguarda gli azionisti è meno stringente di quella che riguarda le assicurazioni. Nessun problema quindi sul fronte dell’azionariato di Prima Assicurazioni, dove tra l’altro hanno un peso rilevante colossi come Blackstone e Goldman Sachs, che nel 2018 hanno partecipato a un maxi-round di investimento di 100 milioni di euro per la start up insurtech. Ma intanto il dossier di Prima è finito sulla scrivania dell’autorità di controllo della assicurazioni e soprattutto di quella della concorrenza, a proposito più in particolare dei rapporti di Genovese, con Facile.it, il sito comparatore (di assicurazioni, mutui o prestiti) fondato dalla stesso manager e venduto nel 2014 al fondo inglese Oakley per 100 milioni e poi, nel 2018, al fondo svedese Eqt per 400-450 milioni.
Il fatto è che nell’esposto presentato da Konsumer alle autorità, secondo MF-Milano Finanza, emerge che Genovese in questi anni è rimasto membro del consiglio di advisor di Eqt VIII in Lussemburgo, con il rischio di conflitti d’interesse. Si tratta di un advisory board che vede alla presidenza un manager esterno al settore assicurativo, Gianandrea de Bernardis, presidente di Cerved, è che ha essenzialmente un ruolo consulenziale. Genovese tra l’altro è uscito dal quel board immediatamente dopo l’arresto, come ha fatto anche in Prima Assicurazioni. Ma i consumatori di Konsumer chiedono alle autorità di verificare appunto i possibili conflitti d’interesse tra le due società, visto che le polizze di Prima vengono vendute anche tramite il sito Facile.it con il rischio di un trattamento di favore (segnalano i consumatori) e non c’è dubbio che Prima abbia avuto negli anni una crescita esponenziale, arrivando a sfiorare in poco tempo il milione di clienti. Scenario che Ivass e Antitrust dovranno ora verificare per capire se l’incrocio di poltrone è solo questione di competenze tecniche (che i nuovi investitori hanno voluto mantenere in Facile.it, tenendo Genovese nel board) oppure se c’è dell’altro.
Il manager e gli altri rappresentati di Prima hanno tra l’altro in comune con esponenti di Facile.it anche un’altra società, la G2 spa partecipata sia da Mauro Giacobbe, amministratore delegato di Facile.it, sia da Genovese e con quote residuali anche da Ottathycal e altri manager di Prima. Ma in questo caso si tratta di una società tecnologica che niente ha a che vedere con il business assicurativo. Mentre da Facile.it puntualizzano che «l’operato della società si basa sulla totale trasparenza e tutela del consumatore nel pieno rispetto della normativa vigente e della regolamentazione dell’Ivass». (riproduzione riservata)
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